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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Ksm vigilanza: "Carenza dei diritti dei lavoratori"

“Sindacato Usipe, siamo di fronte ad una vera e propria arroganza nei confronti delle prerogative sindacali”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Il sindacato Usipe-Confael (unione sindacale lavoratori e Pensionati) punta l'indice contro l'Istituto di vigilanza KSM di Palermo, da tempo informato sulle attività sindacali poste in essere per la tutela e i diritti dei lavoratori.

A rafforzare tutto ciò, continuano dall'Unione sindacale Usipe, ci sono gravissime azioni antisindacali da parte dell'azienda KSM a cominciare quello dell'accreditamento delle quote associative liberamente espresse dai lavoratori alla sigla sindacale Usipe che vengono attualmente accreditate ad un altro sindacato anche di fronte a disdette regolarmente presentate , smentendo anche quanto dichiarato dal loro rappresentante legale che rassicurava il diritto l'accredito delle quote già da fine giugno. Tutto ciò sbottano dalla Segreteria Usipe è contro la norma che regola lo statuto dei lavoratori e l'art. 36 della costituzione.

Inoltre, sottolineano dal sindacato "la KSM ancora oggi continua ad addebitare ai lavoratori la quota Coasco dopo che ha ricevuto le nostre note e i relativi solleciti e diffide".

Tale trattenuta fanno notare dalla segreteria generale , deve essere attuata solo ai quei lavoratori iscritti alle sigle sindacali che fanno parte dell'ente bilaterale della vigilanza ovvero che siano firmatari del contratto. L'Usipe continuano dalla sede del sindacato - "non intende né partecipare né far parte di questo Ente bilaterale e pertanto la KSM deve cessare immediatamente di addebitare ai nostri iscritti la trattenuta della Coasco"

«l'assenza totale nelle informazioni tra parte datoriale e organizzazione sindacale fa si che l'Unione sindacale Usipe e pronta a rivolgersi nelle sedi giudiziarie competenti oltre che informare la sezione di polizia amministrativa della questura, il prefetto della città oltre che la direzione provinciale del lavoro per far valere i diritti dei lavoratori e la libertà sindacale, che non può in alcun modo essere messa in discussione da nessun datore di lavoro.

Ci spiace per tutto questa situazione - affermano dall'Usipe - ma abbiamo percorso tutte le strade bonarie prima di arrivare a ciò, la KSM ha continuato nel silenzio piu' assoluto , con sprezzante indifferenza e non rispettando i diritti sindacali acquisiti dai lavoratori in sessant'anni di lotte ma, soprattutto delle problematiche gravi dei lavoratori dipendenti.

Inoltre concludono dal sindacato Usipe , di recente è stato introdotto il cd Decreto Maroni n. 269/2010 che, obbliga, gli Istituti di Vigilanza, di essere in possesso della Certificazione di Servizio . A ciò la certificazione elenca una serie di obblighi che l'istituto deve attuare nell'ambito dell'esercizio tra cui "il perseguimento di una più elevata qualità organizzativa" , e sarebbe di sicuro contrasto certe attività antisindacali o comunque riconducibili ad esse da parte del datore di lavoro per il rilascio della stessa.

Troppe risposte mancate agli appelli e alle decine di denunce di questo Sindacato.

 

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