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Economia

La Crias al governo Musumeci: "Sbloccare gli 8 milioni deliberati per le imprese artigiane"

La somma è stata stanziata a fine novembre dello scorso anno. Le organizzazioni datoriali: "Le nostre imprese non possono aspettare i tempi della politica"

Assegnare subito gli otto milioni di euro promessi alla Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane siciliane (Crias) per ristorare oltre 700 imprese artigiane già in graduatoria nel Fondo Sicilia-Credito Esercizio 2.0. È la richiesta di Cna, Confartigianato, Casartigiani e Claai al governo Musumeci, e in particolare agli assessori regionali alle Attività produttive, Girolamo Turano, e all’Economia, Gaetano Armao. La somma è stata stanziata con una delibera di giunta a fine novembre dello scorso anno e si sarebbe dovuta aggiungere a una prima dotazione iniziale di altrettanti otto milioni subito erogati, che non erano bastati a finanziare tutte le domande.

“Il credito di esercizio 2.0 – affermano i vertici della organizzazioni datoriali – si è rivelato un valido e snello strumento per ristorare le imprese artigiane. Non capiamo il perché, nonostante sia stato già deliberato un nuovo impegno finanziario, il trasferimento delle somme si debba arenare e centinaia di imprese non potere godere di somme che, in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, diventano di importanza vitale per la sopravvivenza dei nostri artigiani. Chiediamo a gran voce all’assessore Turano di impegnarsi affinché venga attuata questa delibera. E chiediamo anche l’intervento dell’assessore Armao perché storni il prima possibile questi fondi in favore della Crias. Le nostre imprese non possono aspettare i tempi della politica. Il governo regionale - concludono le  organizzazioni datoriali - deve agire e deve farlo adesso”.

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