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Venerdì, 29 Marzo 2024

VIDEO | L'impresa al centro, 40 aziende a confronto: donata una borsa di studio a una studentessa di Unipa

La rassegna pensata dal gruppo Riolo ha preso vita nel weekend da Audi Zentrum Palermo con l'obiettivo di creare connessioni tra imprenditori. Presente l'assessore alle Attività produttive Giuliano Forzinetti. A una laurenda in Ingegneria gestionale offerta la possibilità di lavorare in un'azienda. Una dedica musicale speciale al maestro Ennio Morricone. Oltre mille i visitatori 

Una due giorni dedicata alle imprese. Oltre 40 aziende siciliane, 50 relatori, 13 tra workshop e seminari, il tutto a porte aperte, impreziosito da un concerto e una borsa di studio, ma soprattutto dai quasi mille visitatori che ne hanno decretato il successo. Sono questi i numeri de L’impresa al centro, la rassegna pensata dal Gruppo Riolo che in quattro moduli da mezze giornate ha creato connessioni tra imprenditori e momenti di approfondimento utili a chi fa impresa oggi e a chi vuol farne parte domani. Un’edizione numero uno che ha gettato un seme per far germogliare una rete di aziende siciliane che insieme si confrontano, creano un network e guardano al futuro.

L’appuntamento ha avuto inizio con un concerto esclusivo dedicato ai partner di Impresa al centro in un luogo insolito come Audi Zentrum Palermo, che si è rivelato un palcoscenico naturale per gli strumenti ad arco. La Massimo Youth Orchestra, la giovanissima compagine orchestrale del Teatro Massimo diretta dal maestro Michele De Luca e composta da musicisti tra i 16 e i 23 anni, ha dato infatti il via a “L'impresa al centro” con la propria energia e il proprio entusiasmo ad un evento socio-culturale che aveva tra i propri obiettivi anche quello di coinvolgere le giovani leve alla scoperta del mondo “impresa”. La Fondazione del Teatro Massimo, con il sovrintendente Marco Betta, ha sposato subito l'iniziativa e i suoi scopi più alti, permettendo di trasformare la concessionaria Audì Zentrum Palermo in un palcoscenico suggestivo e straordinario. Il programma, molto apprezzato da un emozionatissimo pubblico composto da 180 ospiti seduti, tra cui una delegazione di studenti stranieri in visita in città per sviluppare un progetto accademico di management culturale organizzato dall’università Bocconi, della quale la dottoressa Riolo è chapter di zona, ha preso le mosse da alcuni grandi classici della musica: Eine Kleine Nachtmusik, Ave Verum Corpus e divertimento per archi n°1 di Mozart, e poi ancora “Intermezzo” da Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni. Spazio anche alle note di un maestro, con Ennio Morricone Suite, e ad un adagio in fa minore per orchestra d’archi di Massimiliano Galasso, Kids Tango di Salvatore Nogara e Palladio di Karl Jenkins.

Dalla creatività di Iolanda Riolo e dalla determinazione del team al suo fianco è sbocciata la possibilità di trasformare Audi Zentrum Palermo - uno spazio tipicamente commerciale - in un hub culturale, attraverso un’opera certosina di spersonalizzazione e di copertura delle proprie insegne, privato di ogni collegamento alla propria attività ordinaria, aprendo le porte alle imprese, al dibattito, alla cultura, ai giovani studenti. Per due giorni, infatti, è stato la casa delle imprese del territorio, per una maratona che ha raccontato case histories e le best practice di aziende di spicco in Sicilia - e non solo - ospitando workshop e momenti di approfondimento sulle tematiche cruciali del momento, tanto care a chi fa impresa: dall’importanza di fare rete al welfare aziendale e poi digitalizzazione e innovazione, il ruolo delle figure manageriali per la crescita delle imprese siciliane, fino all’importanza di una pianificazione per il passaggio generazionale, del marketing digitale e della comunicazione e infine della sostenibilità. Tanti anche i seminari che si svolgevano parallelamente su temi socio-culturali anche a sfondo civico, quali la donazione del sangue, la virtuosa diffusione del fenomeno del south working e le importanti rivedute culturali sul territorio, l’importanza dell’intuito imprenditoriale, la necessaria ed impellente attenzione alle efficienze energetiche e fonti rinnovabili, la diffusione proficua del network al femminile attraverso l’associazionismo e l’opportunità lodevole per un’impresa moderna di dotarsi di una certificazione di parità di genere.

A tagliare il nastro di questo ricco e poliedrico evento, insieme a Iolanda Riolo, anche Giuliano Forzinetti, assessore alle Attività Produttive del Comune di Palermo, Manfredi Bruccoleri, professore ordinario di Ingegneria economico-gestionale e coordinatore dei corsi di studio in Ingegneria gestionale dell’Università degli studi di Palermo, Sergio Malizia, direttore esecutivo de L'impresa al centro e Daniela Di Stefano, direttrice marketing e comunicazione del Gruppo Riolo, che ha contribuito alla diffusione dell’evento. Proprio per il valore didattico dell'iniziativa, l’Università degli studi di Palermo è stata partner istituzionale del progetto: oltre a riconoscere un credito formativo a ogni studente che ha partecipato, è stata al fianco de L’impresa al centro con l’obiettivo di creare connessioni e far conoscere ai ragazzi dell’ateneo le più importanti aziende del territorio, così da arginare la fuga dei cervelli dalla Sicilia e soprattutto esaltare la meritocrazia dei giovani di questa terra. Per questa ragione, in continuità con altre iniziative precedenti dallo stesso contenuto, è stata donata una borsa di studio a una studentessa di Ingegneria gestionale, alla quale è stata offerta la possibilità di fare uno stage in una delle concessionarie del Gruppo Riolo, nell’ambito della gestione della logistica del reparto usato dell’azienda Audi.

Due giorni dedicati all’impresa fortemente voluti da Iolanda Riolo. “L’impresa è fatta di persone in carne e ossa e per questo merita grande rispetto - spiega l’imprenditrice - perché è costituita da esseri umani. Sono le persone che ne determinano il successo, dispiegando al meglio le proprie forze, la propria individualità. I giovani sono la nostra linfa vitale. È anche ai giovani che abbiamo dedicato i nostri spazi per due giorni, ospitando non solo gli studenti dell’Università di Palermo, ma anche i giovani musicisti dell’orchestra del Teatro Massimo. Ai giovani dobbiamo tanto, perché probabilmente nel tempo abbiamo sottratto loro qualcosa, ad esempio dei riferimenti di 'normalità', nascondendo loro tanta bellezza nascosta in realtà sane e operative, quali le 40 aziende presenti ad Impresa al Centro. In questi giorni ci siamo prefissati di immaginare l’impresa come una res pubblica alla quale ciascuno degli attori, per ciascun ruolo, deve stare al servizio, e in cui c’è necessità dell’apporto di tutti: dei vecchi saggi come dei giovani attenti alle nuove tendenze e positivamente ambiziosi. L’impresa è fatta di lavoro di squadra, è fatta da un mix di sapienze ed energie. Mettere al centro le persone senza nessun altro scopo, se non quello di guardarsi, ascoltarsi, dialogare e imparare gli uni dagli altri. È stata una meravigliosa avventura. La prima in città. Per questo torneremo presto, in una veste più ampia, più ricca, e ancor più partecipata”.

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