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Economia

Hotel delle Palme, cantiere al termine: verso il licenziamento cento lavoratori edili

Oggi assemblea sindacale. Si procederà in due fasi: il primo blocco di tagli il 20 luglio e il secondo intorno alla metà di agosto. Fillea e Filca: “Clausola di salvaguardia per garantire agli operai occupazione in nuovi cantieri"

Verso il licenziamento i lavoratori edili che hanno preso parte in questi anni al restauro dell'hotel Delle Palme. Il cantiere è giunto al termine, restano da completare i lavori al primo piano, quelli al piano interrato per l'area benessere e spa e la terrazza che ospiterà il terzo ristorante della struttura. Oggi, in un'assemblea sindacale, ai lavoratori del nuovo 5 stelle di lusso che da poco ha riaperto i battenti è stato  comunicato che la Mare Resort, l'azienda degli imprenditori Corvaia, dovrà effettuare i licenziamenti in due blocchi, il primo il 20 luglio e il secondo intorno alla metà di agosto. Al momento sono al lavoro 60 operai sui  cento edili assunti a inizio cantiere, nel febbraio del 2019.

Nei giorni scorsi, nella sede di Confindustria,  alla presenza di Maria Colosimo, responsabile relazioni industriali,   si è svolto un incontro con l'azienda. Oggi i sindacati Fillea e Filca, all'assemblea alla Camera del Lavoro, in via Meli, 5, hanno spiegato ai lavoratori le decisioni prese.   “L'azienda licenzierà prima  i 38 lavoratori posti  in casa integrazione, causa Covid,  dal marzo del 2020 fino ad ora – dichiarano Vincenzo Di Vita e Cosimo Lo Sciuto, per la  Fillea Cgil Palermo e Lorenzo Scalia per la Filca Cisl Palermo Trapani -. Siamo riusciti a strappare una sorta di  accordo per una clausola di salvaguardia dell'occupazione, in previsione dell'apertura di qualche nuovo cantiere. Le figure che rimarranno al lavoro per la definizione delle opere  mancanti saranno elettricisti, idraulici e impiantisti col contratto edile, più una parte di muratori. Il clima in assemblea era sereno, i lavoratori sono consapevoli  che il cantiere va ormai a finire e quindi la proposta dell'azienda per la riduzione del personale era un passaggio atteso. L'azienda non può più mantenere la forza lavoro iniziale e in queste due fasi si è scelto di partire con i licenziamenti di coloro, circa il 40 per cento, in cig a causa dell'esplosione della pandemia. E' questo il motivo per cui, col personale a ranghi ridotti, i lavori si sono allungati e  verranno completati con qualche mese di ritardo rispetto alle previsioni”. 

Le segreterie di Fillea Cgil e Filca Cisl  si incontreranno con l'azienda a breve per  definire le due tornate di licenziamenti ed è in atto la contrattazione per la clausola di salvaguardia dell'occupazione e anche per eventuali incentivi all'esodo.  Il percorso di rioccupazione per Fillea e Filca “sarebbe strategico che passi anche dal sistema formativo in modo da fornire a questi lavoratori un aggiornamento professionale per accedere alle  nuove occasioni che si aprono nel settore delle costruzioni”.

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