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Economia Geraci Siculo

A Geraci Siculo il turismo è accessibile: il percorso di visita del borgo è senza barriere

Il tour, realizzato nell'ambito di un progetto sostenuto dalla Fondazione Con il Sud, è stato testato, con successo, da un soggetto con difficoltà motorie. Per il sindaco Luigi Iuppa: “Occasione importante per l’intero areale madonita”

A Geraci Siculo il turismo è aperto a tutti. A dirlo è un soggetto con difficoltà motorie che fatto il percorso, realizzato nell'ambito del progetto "Nel cuore delle Madonie. Borghi accessibili a tutti", sostenuto dalla Fondazione Con il Sud: visti i ritmi e i tempi del gruppo, ha partecipato in tutta tranquillità. 

"É stata l'occasione non solo per testare questo percorso - dice Maria Giovanna Meli, referente del progetto - ma anche per dimostrate la validità di un metodo di lavoro di squadra che può diventare, a tutti gli effetti, una vera e propria best practice". Il comune di Geraci, da subito in prima linea per "spingere" questo progetto, ha fatto in modo che tutti i siti diventassero visitabili, supportando il gruppo durante l'intero percorso, grazie all'impegno di Grazia Franco e dell'assessore Marisa Zafonte e dei ragazzi della protezione civile. Alla prima giornata hanno partecipato anche i ragazzi della Comunità San Pio che si sono trasformati in guide turistiche preparate e professionali.

"Non solo turismo - prosegue la Meli - ma anche inclusione sociale. É stato davvero molto bello ed emozionante vedere in modo in cui un gruppo di persone, fino a quel momento sconosciuti tra di loro, si siano amalgamati diventando una cosa sola". "Questa tipologia di turismo, seppur di nicchia, ha degli evidenti risvolti sociali e relazionali - dice il sindaco di Geraci Siculo, Luigi Iuppa - Adesso il nostro obiettivo è quello di intercettare non solo il turismo esperenziale, ma soprattutto quelle famiglie con bisogni "speciali". Perché abbiamo capito, grazie a questo progetto, che spesso, all'interno di famiglie in cui ci sono persone che hanno una disabilità, ci si priva di fare un viaggio o una gita, proprio per la paura di trovare delle barriere insormontabili. Per noi questo è un progetto che va promosso soprattutto dal punto di vista umano, una tipologia di turismo che riesce a soddisfare le esigenze di queste famiglie che qui possono trovare certezze di percorsi sicuri, nessuna barriera in bar e ristoranti e un'accoglienza sana, educata, competente e rispettosa. Alla fine ci auguriamo che questa iniziativa possa concretizzarsi nell'attivazione di percorsi che coinvolgano i tour operator e agenzie di viaggio". La prossima tappa sarà a Gangi.
 

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