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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia Libertà / Via XX Settembre

Gazebo, chiusura per il Baretto "Il Comune latita, solo ipocrisia"

Primo giorno di chiusura per l'esercizio commerciale di via XX settembre, dove la titolare ha inscenato una protesta scagliandosi contro il sindaco Orlando. Reina (Confartigianato): "Far chiudere prima di Pasqua creerà danni irreparabili"

Ha inizio l'agonia lunga cinque giorni per il Baretto. E' scattata questa mattina la chiusura per il locale di via XX settembre, uno dei tanti sanzionati in città per aver "occupato abusivamente" il suolo pubblico dal 2012 ad oggi. "A Palermo si sono persi 46 mila posti di lavoro - ha affermato Nunzio Reina, presidente di Confartigianato - la riduzione dei consumi per ogni famiglia supera il 25 per cento, ma in città continuano a chiudere le attività commerciali nella settimana di Pasqua". Diverso esito, almeno temporaneamente, per il supermercato Prezzemolo&Vitale di via principe di Villafranca, a cui il Tar ha accordato una sospensiva e la cui udienza si celebrerà il prossimo 13 maggio.

Sarà possibile, per i titolari delle attività sanzionate prima dell'ordinanza emessa il 17 marzo scorso, ottenere una proroga e spostare la chiusura fino ad un massimo di venti giorni. Ma poi toccherà loro ripristinare lo "stato dei luoghi" smontando le strutture motivo del contendere con l'Amministrazione. Questa mattina si è svolto l'Osservatorio Economico organizzato da Confcommercio che ha presentato il rapporto annuale sull'economia della provincia di Palermo. "L'assenza di Orlando all'appuntamento di oggi - spiega Reina ha confermato come le associazioni di categoria vengono screditate. I nostri appelli sono stati inutili: le associazioni avevano chiesto un incontro rimasto tuttora senza risposta. Eppure - conclude - le richieste si basavano sull'individuazione di una soluzione che garantisse entrambe le parti, visto che bastano cinque giorni di inattività per far sprofondare nel baratro un esercizio commerciale".

Baretto-2Durante la mattina la titolare del Baretto ha inscenato una protesta contro l'Amministrazione comunale, affiggendo un cartello all'ingresso del locale per manifestare il proprio disappunto contro un provvedimento che taglia le gambe agli esercizi commerciali. E il cartello recita: "Gazebo=lavoro. Priorità del sindaco eliminare lavoro = gazebo". "A quanto pare coloro che dovrebbero essere i nostri interlocutori - continua Reina - non sono interessati e preferiscono il silenzio. Ed io, d'altro canto, mi scuso pubblicamente con gli associati che non ho potuto aiutare per l'assenza di qualunque riscontro. Tra i commercianti - conclude - è riuscito ad ottenere la sospensiva soltanto chi ha avuto la disponibilità economica per fare ricorso. Tutto ciò è gravissimo e rende inutile ed ipocrita ogni parola di solidarietà nei confronti delle imprese che falliscono o chiudono".

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