Intesa Regione-sindacati: cig anche per la Formazione
Sono oltre ventimila i destinatari delle misure. L'accordo è esteso anche ai lavoratori dipendenti, ovvero licenziati o dimessi per giusta causa degli studi professionali
"Anche i lavoratori del settore della Formazione professionale potranno accedere agli ammortizzatori sociali in deroga. La misura riguarderà il 2014, 2015 e 2016 sulla base delle istanze regolarmente presentate e secondo un rigoroso criterio cronologico". Lo annuncia Giuseppe Messina, responsabile dell'Ugl Sicilia al termine dell'incontro avvenuto presso il dipartimento regionale del Lavoro tra i sindacati, il dirigente generale del dipartimento Lavoro Maria Antonietta Bullara, i referenti di Inps e Italia Lavoro, l'assessore regionale al lavoro Gianluca Miccichè.
"Saranno oltre 20 mila i soggetti destinatari delle misure - aggiunge Messina - ai quali aggiungere i lavoratori della Formazione professionale e degli studi professionali. L'accordo è esteso anche ai lavoratori dipendenti, ovvero licenziati o dimessi per giusta causa degli studi professionali. Sottolineiamo con favore un importante passo in avanti dell'assessore Miccichè che ha ripristinato le regole per l'accesso agli ammortizzatori sociali dopo tre anni di buio ed assunto con le Parti sociali l'impegno, riportato nell'accordo quadro, di definire entro il mese di giugno un piano per le politiche attive in Sicilia in sinergia con l'Anpal".
“Per un settore ormai in crisi da troppo tempo, quello di oggi è un risultato importante che consentirà ai lavoratori di percepire gli ammortizzatori sociali, recuperando somme dei periodi di sospensione”, commenta Giovanni Migliore, responsabile Formazione Cisl Scuola. “Adesso - aggiunge - è ncessario trovare soluzioni per la ripresa lavorativa della filiera dei servizi formativi, discutendo al contempo, sul tavolo di crisi, le risposte agli oltre 8 mila operatori del sistema della Formazione professionale nell’Isola. Siamo soddisfatti per il raggiungimento di un obiettivo per il quale abbiamo creduto e lottato – conclude Migliore - è una risposta concreta per migliaia di lavoratori ad oggi senza alcun sostegno al reddito”.