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Economia Montepellegrino / Via dei Cantieri

Fincantieri licenzia operaio, scoppia la protesta dei sindacati

Giuseppe Muzio, 41 anni, ieri ha ricevuto la lettera di licenziamento. La Fiom: "Hanno dichiarato di averlo visto dormire sul posto di lavoro. Ma, reduce da infarto, aveva accusato un malore". Proclamati otto giorni di sciopero

La Fincantieri licenzia un operaio reduce da un infarto e la Fiom annuncia uno sciopero di otto ore. Lo rende noto il sindacato attraverso una nota. "La protesta - si legge - per manifestare solidarietà a Giuseppe Muzio, 41 anni, che ieri ha ricevuto la lettera di licenziamento". La Fiom chiede l'immediato reintegro dell'operaio e denuncia "un clima poco sereno dentro il cantiere, con quotidiane contestazioni da parte della sorveglianza nei confronti dei lavoratori del Cantiere e dell'indotto".

Muzio, tubista, assunto da Fincantieri 11 anni e mezzo fa, nel novembre del 2010 si sente male a bordo della Vincenzo Florio. "Durante il ricovero - dicono dal sindacato - ha un infarto. E resta in ospedale per tre mesi. Rientrato al lavoro, i medici valutano il suo stato e viene deciso il suo demansionamento da saldatore a magazziniere. Cinque mesi fa una nuova visita medica lo riabilita, e Muzio torna, su decisione dell'azienda, nel reparto saldatura. Il lavoratore, dopo il trasferimento, assistito dalla Fiom, fa opposizione all'Asp. E L'Asp lo giudica inidoneo per il suo stato a una mansione usurante come la saldatura. Viene chiesto pertanto all'azienda di integrarlo al lavoro in una mansione consona. Muzio viene quindi spostato di nuovo in magazzino. Il 15 aprile, il datore di lavoro gli impone di cambiare turno. Dal turno delle 14-22 passa così al turno di notte. E una notte Giuseppe Muzio sta male, viene visitato in infermeria. E torna al suo lavoro. Tre sorveglianti e un capo reparto dichiareranno di averlo trovato che dormiva".

"Si è giustificato - dichiarano Francesco Foti, Serafino Biondo e Giuseppe Pirrotta, Rsu Fiom Cgil ddi Fincantieri - dicendo che stava male, che in infermeria gli avevano dato il farmaco per abbassare la pressione. Non è servito. Ieri gli hanno consegnato la lettera e a mezzogiorno l'hanno messo alla porta, è stato allontanato come un delinquente Questo è quello che avviene dentro il cantiere quotidianamente: ci sono 200 contestazioni impugnate all'ufficio del lavoro. Una situazione di pressione sul nostro lavoro insostenibile".

Sulla vicenda interviene anche Sel. "E' un fatto riprovevole che testimonia il clima di tensione che i lavoratori denunciano da tempo - afferma Simone Di Trapani (nella foto a destra), coordinatore provinciale di Sinistra ecologia e libertà Palermo -. E’ inammissibile che una persona affetta da patologie mediche come Muzio venga prima trasferita al reparto saldatura, contro il parere dell’Asp, poi relegata al turno notturno e infine licenziata con un pretesto. Siamo di fronte a un atto gravissimo da parte di Fincantieri, siamo vicini a Giuseppe Muzio e ci auguriamo che l’azienda torni sui suoi passi e lo reintegri al suo posto di lavoro”.

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