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Fincantieri, sì della Fim alla cig: "Ora parta il rilancio”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

“L’azienda ha finora rispettato l’accordo di novembre, come l’avvio di corsi di qualificazione e riconversione del personale garantendo un ticket ai partecipanti e con  l’ufficializzazione in questi giorni di una nuova commessa nel cantiere navale, la realizzazione cioè del troncone di una nave che impiegherà tutti gli operai gradualmente fino a metà del prossimo anno. Abbiamo dunque ribadito insieme alla Uilm il si alla cig a Fincantieri per 13 settimane”. A spiegare cosi il sì al rinnovo della cig ordinaria per 130 su 460 dipendenti di Fincantieri a rotazione (la punta massima è 127 operai nelle prime sei settimane, per le altre sette settimane la punta massima è 113 unità, con una media di 93 lavoratori per tutte le 13 settimane), sono Ludovico Guercio segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Nino Clemente Rsu Fim in Fincantieri.

“E’ chiaro  - proseguono - che in questa fase delicata il nostro impegno è massimo per la tutela dei lavoratori, l’azienda sta rispettando gli accordi di novembre e cosi come annunciato mesi fa, a luglio partirà una fase di costruzione di un troncone di una nave per il cantiere di Monfalcone, che impegnerà gradualmente tutti i dipendenti fino a maggio 2017. L’impegno di Fincantieri, finito il ciclo di cig, è garantire piena occupazione nel prossimo quadriennio 2016-2019. Ci auguriamo che prima di luglio possano giungere altre commesse nel settore della trasformazione e riparazione che possano far diminuire la cig. Siamo attenti ad ogni passo dell’azienda,  e abbiamo ribadito la richiesta della garanzia che il cantiere palermitano rientri in tutti i progetti industriali di rilancio della società".

“Per garantire, però, il futuro del cantiere che è un realtà strategica per la nostra città da difendere e rilanciare – conclude Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani -  è necessario anche che la Regione mantenga quell’impegno assunto lo scorso anno di redigere la bozza dell’accordo quadro per il bacino di carenaggio da 80 mila tonnellate. Doveva essere presentato al Mise entro ottobre dello scorso anno, non vi è alcuna traccia e siamo preoccupati. Per dare davvero dare un impulso allo sviluppo del cantiere, bisogna subito realizzare l’infrastruttura per l’off-shore , per sostenere al meglio la ripresa nel secondo semestre di quest’anno annunciata da Fincantieri”.
 

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