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Economia Termini Imerese

Termini Imerese, l'Sos: "770 operai della Fiat senza stipendio"

La Blutec, la newco partorita dal gruppo Metec, secondo quanto riportano i sindacati, non avrebbe infatti "onorato" l'anticipo della cassa integrazione di aprile. Per i lavoratori torna così lo spettro del licenziamento

La bomba è stata lanciata. "Termini Imerese, Blutec non paga gli operai". La newco partorita dal gruppo Metec, che alla vigilia dello scorso Natale ha rilevato lo stabilimento, firmando con l'ok dei governi nazionale e regionale l'accordo di programma quadro per il trasferimento della fabbrica e degli ex lavoratori, secondo quanto riportano i sindacati, non avrebbe infatti "onorato" l’anticipo della cassa integrazione di aprile. Torna così lo spettro del licenziamento.

In base agli accordi firmati negli scorsi mesi, l'azienda si era impegnata ad anticipare l'assegno ai propri 760 operai. Fino a marzo è andata così. Ad aprile invece, ai dipendenti non è arrivato nulla. "Gli ex lavoratori Fiat di Termini Imerese non hanno visto accreditare lo stipendio dalla società Blutec", sottolinea il segretario nazionale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano. "L'accordo - aggiunge - è chiarissimo e preciso su tutti gli aspetti del piano di reindustrializzazione e di tutela del reddito attraverso la richiesta di Cassa integrazione straordinaria con relativo anticipo a carico Blutec".

"Ministero del Lavoro e Regione - prosegue il sindacalista - dovevano espletare tutte le procedure necessarie a garantire erogazione della Cassa entro il 30 aprile e Blutec doveva garantire fino a concorrenza l'anticipo, sta di fatto che i lavoratori non hanno ricevuto anticipo l'ultimo stipendio da parte di Blutec. Spero sia solo uno spiacevole errore, nessuno ci sta dando una risposta chiara di chi sia la responsabilità di tutto questo. E' dal 27 di marzo che come sindacato abbiamo chiesto un incontro al Ministero di verifica del piano industriale così come previsto dall'accordo del 22 dicembre 2014. Ci era stato promesso entro aprile, ora non è più comprensibile alcun ritardo da parte del governo, che deve convocare tutte le parti urgentemente".

E la Fiom aggiunge: "I dirigenti di Blutec non varcano i cancelli da tempo". Intanto per il rilancio del polo industriale ci sono sul piatto 350 milioni di euro di fondi pubblici per tornare a produrre auto e far rientrare in catena di montaggio i 700 metalmeccanici ex Fiat (i primi 200 già dal 2016).

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