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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

La denuncia del sindacato: "Sempre meno bancomat a Palermo, è inaccettabile"

La nota firmata Fabi, Federazione Autonoma Bancari Italiani: "Sta diventando sempre più difficile, in alcune zone della città, trovare uno sportello automatico"

Sono già operative e saranno sempre più rigide le limitazioni all’uso del denaro contante imposte dal Governo che attualmente, impediscono di effettuare pagamenti cash di importo superiore a duemila euro (che si ridurranno a mille euro dal 2022). Il timore per le sanzioni spinge un numero sempre maggiore di persone ad evitare di usare i contanti per i pagamenti di una certa entità, ma le abitudini dei cittadini stanno cambiando anche per altre ragioni.

“A Palermo e nell’intera Isola, caratterizzata da sempre da un’alta propensione all’uso dei contanti – affermano Gabriele Urzì, segretario provinciale e responsabile salute e sicurezza della Fabi di Palermo e Calogero Li Puma, coordinatore territoriale Unicredit Fabi Sicilia - con il lockdown, le transazioni cash sono diminuite di oltre il 30% e sempre più persone preferiscono utilizzare mezzi di pagamento digitali. E' un dato positivo in quanto le carte contactless e le app di pagamento evitano ogni contatto e riducono sensibilmente eventuali rischi di contagio. Inoltre, negli ultimi mesi, la crescita dei siti di e-commerce è stata esponenziale, riducendo quindi, ancor di più, il numero di transazioni in contanti. Ma la conseguenza è che in parallelo con la chiusura di molte agenzie a seguito delle ricadute dei piani industriali soprattutto dei grandi gruppi, scompaiono anche i bancomat e sta diventando sempre più difficile, in alcune zone della città, trovare uno sportello automatico e questo è inaccettabile soprattutto in un momento in cui si disincentiva l’afflusso fisico della clientela nelle agenzie”.

“La pandemia – continuano i sindacalisti – sta cambiando molte cose e nulla tornerà più come prima. Gli Istituti bancari stanno riducendo velocemente la loro rete di sportelli bancomat anche perché i costi di gestione di questi apparati sono molto elevati a causa, essenzialmente, dei premi assicurativi relativi a polizze che le banche sottoscrivono annualmente a copertura dei rischi di effrazione e danneggiamento degli sportelli automatici. La paura dei contagi spinge sempre più spesso le persone ad utilizzare sistemi di pagamento che evitino ogni contatto fisico. Carte contactless ed applicazioni funzionano proprio in questo modo e consentono di effettuare pagamenti nei negozi senza alcun rischio per gli utenti, né sanitario né finanziario. Ma bisogna considerare che esiste una larga fascia di utenza che per motivi anagrafici (gli anziani) e di scarsa scolarizzazione e/o dimestichezza con i mezzi digitali, continua ad adoperare i contanti, soprattutto per spese di piccola entità e vedere girovagare persone di una certa età alla ricerca di un Atm automatico non è un bello spettacolo”.

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