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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Energia, Confcommercio Sicilia: "Settemila aziende e 20 mila posti a rischio"

Gianluca Manenti, presidente regionale: "Gli incrementi medi da noi registrati si aggirano intorno al +200 per cento"

Una "lotta per la sopravvivenza" che in Sicilia riguarda poco più di 7mila aziende con almeno 20mila posti di lavoro a rischio. A lanciare l'allarme sugli effetti del caro bolletta è Gianluca Manenti, presidente regionale di Confcommercio Sicilia. "Siamo di fronte a una sfida senza precedenti, che richiede risposte coraggiose, strutturali e immediate - dice all'Adnkronos -. La crisi energetica sta mettendo in difficoltà le famiglie e le imprese. In Sicilia, per quanto riguarda le attività che fanno riferimento ai nostri comparti, si stima che questa lotta per la sopravvivenza riguardi poco più di 7.000 attività con almeno 20.000 posti di lavoro a rischio. Gli incrementi medi da noi registrati si aggirano intorno al +200 per cento".

"Le imprese del terziario nel 2022 pagheranno una bolletta energetica complessiva pari al triplo rispetto a un anno fa", avverte Manenti. A soffrire maggiormente sono alcuni settori come la distribuzione commerciale, la ristorazione, il turismo e i trasporti. "In questi comparti le aziende stanno ricevendo bollette da tre a cinque volte maggiori rispetto alla norma. E la corsa dei prezzi energetici non accenna ad arrestarsi. Una situazione insostenibile. Altro che ripartenza". Confcommercio nazionale ("E noi in Sicilia ci siamo uniti con forza a questa richiesta") è tornata a chiedere un tetto al prezzo del gas e la revisione delle regole e dei meccanismi di formazione del prezzo dell'elettricità.

"Quanto alle misure necessarie e urgenti da adottare nel nostro Paese, occorre potenziare e rendere più inclusivi i crediti d'imposta fruibili anche da parte delle imprese non 'energivore' - dice Manenti -, prevedere un arco di tempo più lungo per la rateizzazione delle bollette, innalzare fino al 90 per cento la copertura offerta dal Fondo di garanzia per le Pmi per supportare le esigenze di liquidità delle imprese".

"Ma occorre anche - avverte il numero uno di Confcommercio Sicilia -mantenere la misura che esclude gli utenti finali dal pagamento degli oneri generali di sistema. Così come, sul fronte carburanti, le misure per la riduzione delle accise e l'Iva al 5% sul metano per autotrazione rafforzando gli interventi contro il caro carburanti per il trasporto pesante. Senza dimenticare, naturalmente, di prevedere interventi 'emergenziali' relativi ad ammortamenti e riduzione del capitale per perdite come, peraltro, era stato fatto nel periodo pandemico", conclude Manenti.

fonte Adnkronos

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