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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Suolo pubblico e gazebo, Reina: "Regolamentazione da rivedere"

Il presidente di Confartigianato Palermo: "Perchè la chiusura dei locali? Basterebbe una multa"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

"In tema di decoro urbano, su cui in questi giorni è puntato l'interesse, non si può trascurare l'importanza della lotta contro l'occupazione abusiva del suolo pubblico e la collocazione dei gazebo. Si tratta di un argomento che non deve essere messo da parte, la cui regolamentazione è, secondo Confartigianato Palermo, da rivedere".

A dichiararlo è il presidente provinciale Nunzio Reina, che aggiunge: "Specie dopo gli ultimi provvedimenti nelle località balneari, ci sentiamo di puntare il dito contro la chiusura dei cinque giorni prevista per i trasgressori. Per questi ultimi - prosegue Reina - è sufficiente la multa, perché la chiusura provoca danni economici e morali enormi ad un'azienda e al proprio personale. Fare impresa vuol dire "continuità", abbassare le saracinesche per cinque giorni equivale invece ad una perdita difficile poi da recuperare.

Confartigianato - sottolinea - sostiene questa tesi per il bene di questa città, dove l'economia risente in modo devastante della crisi e paga ogni giorno le spese di un mercato in cui ci sono ancora troppi abusivi. E' proprio sul fronte della lotta contro l'abusivismo che cerchiamo di lavorare in sinergia con il Comune e la polizia municipale, ma i provvedimenti devono essere adottati con criterio, in modo da non scoraggiare ulteriormente le aziende che con sacrificio riesocno a portare avanti un'attività".

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