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Economia

Oltre 290 nuove imprese artigiane a Palermo nel 2018, circa 1.500 in tutta l'Isola

I dati sono elaborati dall’osservatorio economico di Confartigianato Sicilia. Il presidente Pezzati: "Sviluppare una politica di interventi che pensi innanzitutto al piccolo, first small, come vuole l’Europa"

Sono 1.573 le nuove imprese artigiane che hanno aperto i battenti nel 2018 in Sicilia. Ben 293 le inaugurazioni a Palermo. I dati sono elaborati dall’Osservatorio economico di Confartigianato Sicilia. Catania è la provincia con il maggior numero di nuove imprese artigiane (sono 510, il 32,4% delle 1.573 iscrizioni totali registrate in Sicilia), seguono il capoluogo e Messina con 177 new entry nel settore. 

Il tasso di natalità più elevato e superiore alla media (2,2%) si rileva a Catania (3,1%) e a Ragusa (2,7%). Il 37,6% delle 1.573 nuove imprese sono gestite da under 35, il 15,9% sono gestite da donne e il 6,1% da stranieri. Rispetto a cinque anni prima (2014) l’artigianato registra 523 iscrizioni in meno, in particolare cala la quota di nuove imprese gestite da giovani che passa dal 46,9% al 37,6%.

“È sicuramente un dato - dice Giuseppe Pezzati, presidente regionale di Confartigianato Imprese Sicilia – che ci conforta sapere che in un anno hanno avviato l’attività oltre 1500 imprese artigiane. È un dato positivo in un momento in cui sicuramente occorre una maggiore attenzione da parte della politica per favorire lo sviluppo dell’artigianato nella nostra Sicilia. Esiste e non possiamo non tenerne conto, una forte difficoltà da parte delle imprese, il superamento della quale richiede specifiche politiche di accompagnamento sia a livello nazionale che a livello locale per ridurre progressivamente ostacoli e divari tra nord e sud del Paese. Il corretto ruolo dei soggetti pubblici rappresenta la chiave di volta e la validità della sinergia tra pubblico e privato per allinearsi ai grandi paesi europei e sulla capacità di finanziare le startup. Per riuscire ad aiutare i nostri artigiani occorre partire dalla consapevolezza che l’artigianato e le micro e piccole imprese hanno esigenze diverse rispetto alle grandi imprese, e sviluppare una politica di interventi che ‘pensi innanzitutto al piccolo’, first small, come vuole l’Europa nello ‘Small business act’”. 

I settori di attività più prolifici

L’artigianato dell’Isola nel 2018 registra un maggior numero di nuove iscrizioni in 10 settori: lavori di costruzione specializzati (con 469 nuove iscrizioni); costruzione di edifici (186); altre attività di servizi per la persona (139); attività di servizi per edifici e paesaggio (107); commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli (77); trasporto terrestre e trasporto mediante condotte (74); attività dei servizi di ristorazione (70); fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature) (69); Industrie alimentari (65) e altre attività professionali, scientifiche e tecniche (44).

Tra questi si rileva una quota rilevante di nuove nate “capitanate” da under 35 nelle attività dei servizi di ristorazione (58,6%); altre attività di servizi per la persona (51,8%); Attività di servizi per edifici e paesaggio (49,5%); altre attività professionali, scientifiche e tecniche (45,5%).

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