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Economia

Le proposte della Cna per fare ripartire la ristorazione: "Apertura fino alle 22 e più aiuti"

La Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa mette nero su bianco una serie di idee per coniugare salute ed economia, a iniziare da una diversa valutazione delle perdite subite

"Prolungare l’orario di apertura delle attività di ristorazione nelle regioni in fascia gialla con ingresso nei locali fino alle 21 e la chiusura entro le 22. E' la proposta lanciata dalla Cna "in considerazione del miglioramento della situazione epidemiologica" e alla luce delle gravi perdite patita dal settore. Le idee della Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa, valide per tutta italia, vengono rilanciate dalla costola palermitana e trovano il supporto anche del presidente del Consiglio comunale Salvatore Orlando.

In una lunga nota Cna mette nero su bianco una serie di proposte. A livello regionale si sottolinea che "la Regione può assumere un ruolo rilevante in questa difficile fase prevedendo un'ulteriore azione di contributo economico a favore della filiera, connettendolo al dato di maggiore perdita subita nel raffronto tra l’anno 2020 e l’anno 2019. È una modalità che permette di ridurre gli squilibri determinati dalla scelta di adottare l’unico parametro dei codici Ateco che non permettono di valutare compiutamente la perdita reale. Un parametro che rende equa ed oggettiva una qualsiasi azione di supporto economico e semplifica le procedure di individuazione ed erogazione di eventuali sostegni economici".

L’auspicio è "di poter contare su una dotazione economica connessa a una riprogrammazione di fondi comunitari e finalizzati a un'azione di ristoro che permetta di dare un riscontro economico al comparto con celerità. A tal proposito, così come previsto anche nella precedente norma di stabilità della Regione è auspicabile un intervento della rete siciliana dei consorzi fidi, un contratto di rete che attualmente mette insieme i principali consorzi siciliani vigilati e non vigilati, strumento utilissimo, capillarmente presente nel territorio regionale e che può rispondere velocemente alle istanze delle imprese".

Sul piano dell’approvvigionamento finanziario per Cna "occorre aumentare la dotazione finanziaria dello strumento di Fondo Sicilia per la ricettività e la ristorazione gestito da Irfis. La misura ha determinato numerose istanze ma ha già esaurito la sua dotazione nonostante i vari impinguamenti effettuati. Anche in questo caso riteniamo opportuno coinvolgere in questi strumenti la rete dei consorzi fidi presente in Sicilia per velocizzare i processi e favorire una ampia partecipazione delle imprese alla misura". Secondo la Confederazione poi "va dato il via al più presto allo strumento denominato Fondo Ripresa Artigiani, uno strumento che guarda anche al domani favorendo gli investimenti e gli impegni di medio termine delle imprese artigiane che fanno parte in maniera considerevole della filiera e va velocizzato poi l’utilizzo delle risorse relative al fondo decentrato pari a 38milioni di euro in favore delle imprese siciliane. Si tratta di ulteriori risorse per le micro e piccole imprese che è da attivare con estrema urgenza per sostenere l’economia locale". Infine si chiede "un piano straordinario di riposizionamento dell’offerta siciliana da programmare da subito in vista dell’auspicato scemare della crisi sanitaria".

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