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Economia

Bonus Sicilia, Fapi: "Duemila euro ad impresa? Una paghetta esigua"

La nota del presidente nazionale della Federazione autonoma piccole imprese, Gino Sciotto: "Cifra troppo bassa a fronte delle difficoltà riscontrate in questi mesi di emergenza sanitaria che tra chiusure, restrizioni e calo dei consumi non basterà neanche a coprire i costi fissi delle utenze"

“Abbiamo apprezzato e sostenuto immediatamente la scelta del governo regionale siciliano di istituire il Bonus Sicilia, quale misura a fondo perduto per i danni causati dalla pandemia alle imprese, anche se non possiamo che far notare che il contributo concesso ad ogni azienda è davvero esiguo”. Lo dichiara in una nota il presidente nazionale della Fapi (Federazione autonoma piccole imprese), Gino Sciotto.

“Infatti, - aggiunge il leader della Fapi - il dipartimento delle attività produttive ha determinato in 2.156 euro il contributo concedibile per ciascuna delle 57.960 imprese ammesse al contributo previsto all’Avviso Pubblico per la concessione di contributi a fondo perduto a favore delle microimprese artigiane, commerciali, industriali e di servizi".

“Eppure, nonostante il bando sia stato modificato ben 6 volte in questi mesi, non sono state trovate ulteriori economie per allargare il fondo e, dunque, la somma definita per ogni azienda ci sembra davvero una paghetta troppo esigua, a fronte delle difficoltà riscontrate in questi mesi di emergenza sanitaria che tra chiusure, restrizioni e calo dei consumi non basteranno neanche a coprire i costi fissi delle utenze per i servizi essenziali”, conclude Sciotto.

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