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Covid, contributi fino a 200 mila euro per le città d'arte colpite dal calo del turismo: Cefalù ammessa a concorrere

Fra il 2019 e il 2020 nel Comune sono state -489.609 le presenze. Per partecipare alla selezione bisogna compilare l'apposita domanda sul sito del ministero dell’Interno. Per farlo c'è tempo dal primo al 31 marzo. Possibile presentare richiesta per un solo progetto che dovrà contenere misure per la promozione e il rilancio del settore

Cefalù è l'unico comune del Palermitano ammesso a concorrere all’assegnazione dei contributi a fondo perduto rivolti alle piccole e medie città d'arte colpite, a causa della pandemia, dal calo di presenze turistiche fra il 2019 e il 2020. Sono tredici in tutta l'Isola. Completano la lista Agrigento, Noto, Modica, Scicli, Zafferana Etnea, Acireale, Acicastello, Lipari, Giardini Naxos, Taormina, Castelvetrano e Favignana. L'opportunità prevede aiuti fino a 200 mila euro. Per partecipare alla selezione gli enti devono compilare l'apposita domanda sul sito del ministero dell’Interno, Dipartimento per gli affari interni e territoriali. Per farlo c'è tempo dal primo al 31 marzo (entro le 14).

"I comuni - spiega Giuseppe Sciarabba, presidente dell'Agenzia di sviluppo del Mezzogiorno - possono presentare richiesta di contributo per un solo progetto che dovrà contenere misure per la promozione e il rilancio del patrimonio artistico riguardanti iniziative ed eventi che facilitino il coinvolgimento di cittadini e portatori di interessi; iniziative mirate all'aumento della fruizione del patrimonio artistico, ampliandone l’accessibilità a tutte le categorie di utenti in modo sostenibile e inclusivo; attività di studio e ricerca sul patrimonio artistico cittadino da diffondere tramite elaborazione e attuazione di progetti formativi e di aggiornamento; iniziative di promozione e comunicazione, anche digitale, del patrimonio artistico e delle attività di valorizzazione a esso dedicate; e infine servizi di assistenza culturale e di ospitalità per il pubblico".

Tra il 2019 e il 2020 i comuni selezionati hanno perso complessivamente 3 milioni e 163.450 mila turisti. Taormina guida la classifica con meno 792.763 presenze, seguono Giardini Naxos (-568.125), Cefalù (-489.609), Castelvetrano (-212.466), Agrigento (-210.310), Lipari (-178.621), Acicastello (-148.282), Noto (-143.663), Acireale (-141.654), Modica (-87.107), Favignana (-66.886), Scicli (-66.582) e Zafferana Etnea (-57.382).

Tutti i requisiti richiesti

Tre i requisisti fissati dal decreto del ministero dell'Interno dell'8 ottobre, pubblicato in gazzetta ufficiale il 15 dello stesso mese: popolazione residente Istat alla data del primo gennaio 2020 inferiore ai 60 mila abitanti; presenza nella "Classificazione Istat dei comuni italiani in base alla categoria turistica prevalente" determinata da vocazione culturale, storica, artistica e paesaggistica, ancorché non esclusiva; diminuzione (superiore alle 50 mila unità) delle presenze nelle strutture turistico-ricettive del territorio comunale tra il 2019 e il 2020, registrate dall’Istat nella rilevazione del "Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi per tipologia ricettiva, residenza dei clienti e comune di destinazione".

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