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Economia

Tim di Palermo impone le ferie a un lavoratore e viene condannata dal Tribunale

La causa è stata patrocinata dalla Slc, il sindacato delle telecomunicazioni: "Comportamento deprecabile, spesso l'azienda continua a farla franca solo perché pochi dipendenti hanno il coraggio e la tenacia di andare fino in fondo"

La sezione lavoro del Tribunale di Palermo, con la sentenza numero 3268, ha condannato la Tim per avere imposto le ferie a un lavoratore. La causa è stata patrocinata dalla Slc, il sindacato delle telecomunicazioni, con la difesa affidata all'avvocato Pietro Vizzini del foro di Palermo. Al lavoratore verrà corrisposto un risarcimeto economico di 536 euro per le ferie non fruite e duemila euro per le spese legali.

I fatti risalgono al dicembre del 2013 quando un tecnico, dipendente della sede Tim di Palermo, avendo chiesto nel mese di ottobre, con congruo anticipo, di poter fruire di un periodo di cinque giorni di ferie a fine anno, si è visto respingere la richiesta senza che mai gli fossero state formalizzate le esigenze tecnico-organizzative che ne impedivano la disponibilità. 

L'azienda ha  sostenuto che nel mese di dicembre il lavoratore doveva fruire solo di tre giorni di ferie e ha imposto i cinque giorni in un periodo non richiesto dal lavoratore. “Riteniamo deprecabile – dichiara Fabio Maggio, della Slc Cgil Palermo - il comportamento della più grande azienda di telecomunicazioni italiana nell’operare in barba al contratto di lavoro e alle norme di legge, validando gli atteggiamenti vessatori dei propri funzionari, che continuano a farla franca solo perché pochi lavoratori hanno il coraggio e la tenacia di andare fino in fondo. Considerato il fermento del mercato delle Telecomunicazioni e lo scenario incerto sul futuro della rete, ribadiamo a Tim che le sfide non si vincono avendo i lavoratori contro”

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