Passante, il sì al completamento non convince i sindacati: "Revocare i licenziamenti"
Rfi e l'assessore regionale a Infrastrutture e Trasporti, Marco Falcone, smentiscono il rischio incompiuta. Fillea Cgil vuole vederci chiaro: "Vogliamo la prova del nove. Le istituzioni facciamo chiarezza prima del 15"
"L'opera del passante andrà avanti". A ribadirlo - smentendo le notizie circolare in settimana - sono state sia Rfi che l'assessore regionale a Infrastrutture e Trasporti, Marco Falcone. I sindacati però restano titubanti sul completamento del cantiere, previsto entro l'estate. “La revoca dei licenziamenti - afferma Fillea Cgil - sarà la prova del nove sulla effettiva volontà di portare a compimento l’opera. Le istituzioni facciamo chiarezza prima del 15”.
Sui lavoratori della Sis, l'impresa appaltante del cantiere, pendono ancora i licenziamenti collettivi e il 15 è fissato un tavolo di confronto presso l’ufficio provinciale del lavoro. “Dopo la smentita di Rfi - continuano i sindacati - ci aspettiamo che la Sis riconsideri la sua posizione sui licenziamenti e noi ribadiamo la nostra posizione, che è la richiesta della revoca delle procedure di mobilità, che scadono il 21". "Chiediamo all’assessore Falcone - dichiara il segretario generale della Fillea Cgil Palermo Francesco Piastra - oltre a lavorare per non fare chiudere il cantiere, di cooperare con le istituzioni per portare avanti altri cantieri attualmente in stand by come il raddoppio Castelbuono-Ogliastrillo, altra grossa opera comunque connessa al passante ferroviario. La prossima settimana faremo un’assemblea con i lavoratori. Se non arriva chiarezza non si escludono azioni di lotta”.