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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Al Gelatone anticipa la chiusura: "Bollette troppo alte, quando riaprirò una brioche costerà 6 euro"

La storica gelateria di via Autonomia Siciliana abbassa le saracinesche due mesi prima del solito per colpa del caro energetico e dell'aumento del costo delle materie prime. La provocazione del titolare Peppe Cuti a PalermoToday: "Sarò costretto a raddoppiare i prezzi, tutto ciò è insostenibile per un imprenditore"

Bollette quadruplicate, costo delle materie prime pure. "Se la situazione non rientrerà entro un paio di mesi quando riaprirò una brioche costerà 6 euro". E' lo sfogo di Peppe Cuti, titolare de Al Gelatone, storica gelateria di via Autonomia Siciliana. Per via del caro bollette si trova costretto a chiudere con due mesi d'anticipo la stagione. 

Così i palermitani dovranno rinunciare al gelato in queste ultime settimane di bel tempo. "Un ultimo weekend ancora - racconta amereggiato a PalermoToday - e da lunedì abbasserò le saracinesche. Riaprirò il primo marzo, ma alle mie condizioni. A luglio ho pagato una bolletta da 6.000 euro, ad agosto una addirittura da 7.500 euro. Sono costi insostenibili per un imprenditore". 

Ad incidere sulla scelta di Cuti, anche l'aumento delle materie prime. "Da quando ho riaperto la stagione ad oggi i prodotti necessari alla produzione del gelato, come latte, zucchero o panna - specifica - hanno subito un incremento di cinque volte. Acquistavo grosse quantità di latte fresco all'ingrosso, il prezzo era bloccato a 75 centesimi. E ora? Ora mi costa 1,20 euro. Solo che il prezzo del mio gelato è rimasto lo stesso". 

Adesso quattro dipendenti contrattualizzati resteranno a casa e andranno in disoccupazione. "E' una scelta sofferta - racconta ancora Cuti - ma penso sia il male minore. Sono del partito 'meglio perdere che straperdere'. Non me la sono sentita di aumentare i prezzi a fine stagione, sebbene a Palermo l'inverno arrivi tardi e il gelato viene consumato fino a dicembre. Se la situazione rimarrà invariata, però, raddoppierò anche io il costo dei miei prodotti. Una brioche non potrà più costare 3 euro". 

Aperta dal 2001, la storica gelateria di via Autonomia Siciliana generalmente inizia la sua attività a marzo per concluderla tra novembre e dicembre, solitamente con una breve pausa di 3-4 mesi. "Quest'anno invece cambio di programma. Gli incrementi al costo energetico purtroppo non sono per noi una sorpresa - conclude - ma sono ingestibili. Restare aperti significa forse riuscire a pagare le spese, ma a non guadagnare nulla. Sono fortunato ad avere un'attività stagionale, perché se dovessi stare aperto tutto l'anno finirei sul lastrico. E' fallimentare fare impresa così. Non possiamo fare debiti per pagare i costi ordinari di gestione delle nostre aziende". 

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