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Economia

Carrefour passa al gruppo Romano: "A rischio ancora 15 lavoratori"

Definita la cessione dei market di Palermo e Trapani alla Cds spa del gruppo nisseno che prevede la costituzione della newco Ica Market srl. I punti vendita chiuderanno dal 30 ottobre al 2 novembre per gli aggiornamenti. Filcams Cgil: "Restano fuori i dipendenti della sede amministrativa"

Buone nuove per i supermercati Carrefour e i lavoratori che temevano di finire nel baratro. E’ stata ultimata la cessione dei market di Palermo e Trapani alla Cds spa del gruppo nisseno “Romano”, che prevede la costituzione della newco Ica Market srl, facendo tirare un sospiro di sollievo ai dipendenti del capoluogo e ai sindacati. “Apprendiamo con soddisfazione che altre sigle sindacali - spiega Giuseppe Messina, segretario responsabile regionale dell’Ugl Sicilia - hanno sottoscritto dopo di noi l'importante accordo che garantirà i lavoratori di Palermo e Trapani nella delicata fase aziendale del passaggio da Carrefour a Ica”.

Notizie positive, dunque, per i lavoratori dei punti vendita di Palermo e del deposito di Carini che ai primi di settembre erano entrati stato di agitazione perché Carrefour non aveva rispettato gli accordi che prevedevano la garanzia del perimetro aziendale e la volontà di rilanciare i punti vendita. Ma la situazione sembrerebbe essere stata ribaltata e ogni scoglio appare superato. La Cds spa si riservar la possibilità di disporre dei trasferimenti per i dipendenti tra i vari punti vendita nell’ottica di salvaguardare i livelli occupazionali. Sembrerebbe anche che ci sia la possibilità di fare nuove assunzioni e di passare a full time i contratti part time. I supermercati coinvolti chiuderanno dal 30 ottobre al 2 novembre per aggiornare software, sconti, promozioni e dati fiscali.

“La nostra posizione già dettagliatamente illustrata sul nostro blog - spiega Messina - è lo straordinario risultato frutto della grande professionalità messa in campo dalla delegazione trattante dell'Ugl che, in qualità di prima sigla sindacale ad aver concluso le trattative con l'azienda, ha visto tutelati i diritti dei dipendenti e salvaguardati i posti di lavoro. L'allargamento della platea sindacale che ha sottoscritto l'accordo - aggiunge il segretario - è un punto di forza per chi come noi dell'Ugl sostene coerentemente e dà sempre le ragioni dei lavoratori”. L’unico appunto negativo, per il momento, arriva da Monja Caiolo, segretario della Filcams Cgil di Palermo: “I lavoratori interessati dalla cessione del ramo d’azienda sono quelli in forza nella rete di vendita e nel centro di distrubuzione. Restano fuori i 15 dipendenti della sede amministrativa, per i quali il posto di lavoro è ancora a rischio”.

“Abbiamo siglato un buon accordo – spiega Marianna Flauto, della Uiltucs Sicilia - i lavoratori transiteranno nella nuova società con la garanzia delle tutele previste dalla legge, ovvero con il mantenimento dei diritti acquisiti. L'azienda si è impegnata a mantenere i livelli occupazionali e per i lavoratori di Trapani è stato previsto un diritto di precedenza rispetto alle nuove aperture che l'azienda dovesse realizzare su quel territorio. Il mantenimento dell'occupazione per la Uiltucs  è l'elemento qualificante dell'accordo visto il particolare momento di crisi. Adesso è importante prepararsi alla riapertura per affrontare le prossime festività con la giusta dose di ottimismo. È  previsto nell'accordo la realizzazione di un incontro di verifica e monitoraggio da realizzarsi entro febbraio prossimo”.

A Trapani, dove ha chiuso un punto vendita, il personale al momento è stato dirottato nell’unica attività commerciale rimasta. L’accordo tra società e sindacati prevede che “al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e assicurate il corretto e ottimale funzionamento dei punti vendita, la società potrà valutare di disporre trasferimenti all’interno del complesso aziendale, ottimizzando il disagio che potrà derivarne per i lavoratori interessati. E nel caso di nuove aperture a Trapani, per le assunzioni priorità sarà data ai dipendenti del punto vendita chiuso”. Per quanto riguarda eventuali nuove assunzioni, sarà data priorità al personale in servizio che potrà ottenere la sospensione delle ore di solidarietà e trasformare il rapporto di lavoro da part time a full time. 

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