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Almaviva, intesa a metà: annullati i licenziamenti resta il nodo della solidarietà

La trattativa al Mise sembrava a buon punto ma la riformulazione dei contratti di solidarietà ha fatto saltare gli equilibri. Dopo un iniziale annuncio della Uil "Accolte le nostre proposte", lo stop dell'azienda: "Ricostruzioni fantasiose". Niente firma e tutto rinviato a un nuovo incontro

Un'intesa parziale, che lascia i lavoratori con una speranza in più ma ancora senza certezze. E' il risultato del vertice che si è svolto ieri al ministero dello Sviluppo economico sulla vertenza Almaviva. L'azienda ha annunciato pesanti tagli - solo a Palermo gli esuberi sono 1.670 - tanto da spingere i lavoratori ad azioni di protesta quotidiane ormai da settimane e l'esecutivo a intervenire più volte. La riunione di ieri si è conclusa in tarda serata con un risultato "a metà": Almaviva si è detta disponibile alla revoca dei tagli con sei mesi di contratti di solidarietà, ma vuole la rimodulazione di questi ultimi. Punto non accolto dai sindacati. Quindi nessuna firma ufficiale, la trattativa continua e le parti si sono date appuntamento per martedì.

IL VERTICE TRA ANNUNCI E SMENTITE - All'incontro, presieduto dalla viceministro dello Sviluppo Economico Teresa Bellanova, hanno partecipato tra gli altri l'assessore della Regione Siciliana Mariella Lo Bello, il sindaco Leoluca Orlando, i rappresentanti del ministero del Lavoro, della Regione Lazio e del Comune di Roma, oltre all'ad Almaviva Marco Tripi, Unindustria, Slc Cgil, Uilcolm Uil, Fistel Cisl, Ugl Telecomunicazioni insieme alle rappresentanze sindacali unitarie e aziendali. Per tutta la giornata si sono rincorse le voci sulla chiusura dell'accordo. Nel pomeriggio arriva la nota ufficiale di Giuseppe Tumminia, della UilCom Sicilia: "Licenziamenti annullati e contratti prorogati sino al prossimo novembre, con un accordo che sarà sottoscritto a breve. Adesso i lavoratori di Almaviva possono tirare un sospiro di sollievo. L'Azienda ci ha ascoltato e abbiamo portato a casa il risultato. Certo, restano ancora da sciogliere diversi nodi ma abbiamo più tempo per cercare soluzioni e salvaguardare così l'occupazione nell'Isola. Il tavolo Almaviva sarà convocato mensilmente proprio per monitorare l'emergenza". L'entusiamo è però smorzato da Cisl e Cgil, che chiariscono: "La proposta di Almaviva sulla solidarietà non è in linea con la posizione espressa da governo e sindacati, anzi contiene condizioni peggiori per i lavoratori rispetto all’accordo vigente. E a stretto giro arriva la nota di Almaviva che parla di "presunte e fantasiose ricostruzioni, rilasciate a confronto in corso da singoli esponenti sindacali". Tutto in bilico quindi.

LO SCONTRO - La trattativa, dopo un primo incontro, sembrava quindi a buon punto. E' stata la proposta da parte dell'azienda di riformulare i contratti di solidarietà a fare saltare gli equilibri. L'azienda punta a nuovi contratti, con nuove regole. I sindacati, al contrario, chiedono che si mantengano le condizioni attuali.

LE PROPOSTE DEL GOVERNO - Ecco la proposta formulata ad Almaviva dal viceministro Bellanova: la procedure di licenziamento collettivo avviata il 21 marzo scorso da Almaviva viene revocata; la gestione degli esuberi verrà realizzata mediante la sottoscrizione di un contratto di solidarietà difensivo la cui decorrenza non avrà soluzione di continuità rispetto alla scadenza, 31 maggio 2016, del contratto di solidarietà attualmente in corso di applicazione. Il nuovo contratto di solidarietà verrà applicato in tutte le sedi operative di Almaviva secondo criteri e percentuali di utilizzo stabilite dalla parti entro la durata massime consentita dalla normativa vigente e in coerenza con le attuali percentuali di riduzione per i siti di Rende, Milano e Catania e in continuità con le prcentuali di riduzione previste ngli altri siti nel contratto di solidarietà attualmente in corso senza che da ciò possa derivare alcun peggioramento delle condizioni reddituali per i lavoratori interessati; Almaviva, per la durata di validità del contratto di solidarietà manterrà attivi i contratti esistenti nelle sedi di pertinenza; le parti avvieranno il confronto necessario per la traduzione in accordi cogenti dei principi generali innanzi espressi, nonchè degli ulteriori aspetti connessi alla più efficiente gestione del servizio. L'efficacia della proposta - si legge nella nota del Mise - è da ritenenrsi subordinata al verificarsi di tutti i punti di cui si compone. Le parti saranno convocate mensilmente presso il ministero dello Sviluppo ecomonico per una verifica della situazione produttiva d occupazionale al fine di superare ogni eventuale difficoltà dovesse insorgere nella gestione delle intese". "Questa  - commenta Bellanova - è  la proposta che ho avanzato alle parti. Adesso auspichiamo un'intesa".  Intanto i lavoratori di Palermo sono in assemblea per valutare la situazione.

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