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Almaviva, c'è l'accordo: salvi i posti di lavoro

L'annuncio con un tweet del viceministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova: "#Almaviva. Io avevo detto dalla prima trattativa che non avremmo lasciato sole 3000 persone. Salvi i posti di lavoro. Accordo siglato!"

La bella notizia, arriva con un tweet del viceministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova alle 8,38: "#Almaviva. Io avevo detto dalla prima trattativa che non avremmo lasciato sole 3000 persone. Salvi i posti di lavoro. Accordo siglato!".

L'esponente del governo Renzi annuncia così che, dopo diciassette ore di trattativa non-stop sugli esuberi del call center Almaviva, le parti hanno triovato un'intesa. Scongiurato quindi il licenziamento di 2.998 lavoratori in tutta Italia, 1.670 solo a Palermo. L'accordo arriva sul filo del rasoio, i provvedimenti sarebbero infatti scattati il 5 giugno prossimo. Una decisione che aveva portato alla mobilitazione degli operatori, con manifestazioni quasi giornaliere lungo tutto lo Stivale. E più volte azienda, sindacati e governo si erano incontrati, ma i vertici si erano sempre conclusi con un nulla di fatto.

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L'accordo, secondo quanto riferisce l'Ugl Tlc, prevede "il ritiro della procedura di licenziamento per 3.000 lavoratori, applicazione di ammortizzatori sociali per 18 mesi, di cui primi 6 mesi di contratto di solidarietà e successivi 12 mesi di cassa integrazione. Inoltre copertura finanziaria e mantenimento del reddito attuale per ogni lavoratore. C'è anche l'impegno a partire da novembre a ridurre le percentuali di solidarietà, per arrivare al 20%". Per Antonio Vitti e Riccardo Catalinotto, entrambi dell’Ugl TLC, “è un sospiro di sollievo in particolare per i lavoratori del capoluogo siciliano”.

“Abbiamo raggiunto un punto di incontro all'insegna della continuità con l'accordo di dicembre 2015 - commentano Francesco Assisi segretario Fistel Cisl Palermo Trapani ed Eliana Puma Rsu Fistel Cisl -. I lavoratori infatti non hanno subito ulteriori danni economici né un peggioramento delle flessibilità, e hanno ottenuto un accordo di salvaguardia che copre un periodo di 18 mesi con opzione su altri 18, si tratta chiaramente di un primo passo che ha salvato 1670 posti di lavoro a Palermo, che deve servire ora a rilanciare il settore con interventi strutturali”.

Il testo mantiene la disponibilità del sito di via Marcellini per gestire incrementi di volumi delle commesse, la percentuale di solidarietà che scenderà nei 18 mesi ( a partire dal sesto mese) fino al 20% con la riduzione strutturale degli esuberi e l’anticipo della quota da parte dell’Inps. “Fondamentale la promessa di nuove attività su Palermo Roma Napoli e la conferma del tavolo mensile Almaviva al Mise e di quello bimestrale di settore , perché è chiaro che al momento abbiamo scongiurato il peggio ma dovrà ora partire la fase di ristrutturazione del settore e di rilancio che possa portare davvero a dare serenità a tutti i lavoratori Almaviva”, aggiungono Assisi e Puma. 

"Dopo una lunga trattativa - scrive il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone -, accordo ‪‎Almaviva‬ firmato. Ottimo risultato per i lavoratori. Grazie a TeresaBellanova per il suo impegno".

E a stretto giro arriva anche la nota ufficiale dell'azienda: "Una sfida condivisa con Governo e sindacati per riportare lavoro e produttività nelle sedi di Roma, Napoli e Palermo. Stop ai licenziamenti, ammortizzatori sociali per 18 mesi con riduzione progressiva della verifica mensile della situazione produttiva ed occupazionale dell'azienda in sede istituzionale. Decisivo l'impegno del Governo per l'intesa".

        
 

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