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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia Termini Imerese

Il futuro della Blutec resta un'incognita, i sindacati dopo l'incontro al Mise: "Nessun passo avanti"

Lo stabilimento di Termini Imerese ha visto sfumare anche un possibile interesse da parte di Terna per alcune aree su quale potersi insediare nell’ambito del programma Tyrrhenian Link. Fim Cisl: "La percezione al tavolo è l'abbandono da parte delle istituzioni a partire da quelle siciliane"

Resta avvolto nella nebbia il futuro dello stabilimento Blutec di Termini Imerese, in provincia di Palermo. Nulla di fatto nel corso del vertice di oggi pomeriggio al ministero dello Sviluppo economico, che si è svolto in modalità mista, sulla vertenza che riguarda i lavoratori di quella che fu la Sicilfiat. Presenti parti sociali, commissari straordinari, rappresentanti delle istituzioni locali e del Mise.

"I timori più grandi rimangono sul sito di Termini Imerese, nessun passo avanti per lo stabilimento in che ha visto sfumare anche un possibile interesse da parte di Terna per alcune aree su quale potersi insediare nell'ambito del programma Tyrrhenian Link che, come è stato poi chiarito, non avrebbe coinvolto nessuno dei lavoratori ma soltanto la compravendita di alcune aree", dicono con proeccupazione Ferdinando Uliano (segretario Fim Cisl nazionale) e Antonio Nobile (segretario Generale Fim Cisl Palermo Trapani).

"La percezione al tavolo è l'abbandono da parte delle istituzioni a partire da quelle siciliane, ancora una volta assenti - aggiungono -. Se si pensa che tutto venga lasciato solo all'attività dei commissari, si sta decidendo il totale fallimento del progetto e il venir meno degli impegni presi nelle sedi istituzionali. Se tutto questo immobilismo istituzionale e politico continuerà a persistere, come organizzazione sindacale metteremo in campo tutte le iniziative di lotta necessarie e chiameremo in campo le forze politiche, a partire da quelle siciliane che ad oggi sembrano impegnate solo alla campagna elettorale in corso".

Secondo i due sindacalisti della Fim "è necessario sottolineare però come la vicenda Terna poteva avere risvolti positivi e importanti per la vertenza in quanto, anche a detta dei commissari, le risorse potevano essere usate per accompagnare parte dei lavoratori alla pensione diminuendo il numero dei dipendenti da ricollocare: a nostro avviso - proseguono - questo è un elemento chiave per la risoluzione della vertenza".

Durante il vertice i commissari hanno discusso dell'avanzamento del piano nazionale di cessione dei vari asset di Blutec e della possibilità che le differenti divisioni trovino un acquirente che dia una risposta occupazionale a tutti i lavoratori. "Ad oggi, una soluzione pare possibile solo per il ramo Chemical e una piccola parte dei lavoratori del ramo Engineering, ma nessuna su Termini - sostengono ancora i rappresentanti sindacali -. Riteniamo grave il silenzio delle istituzioni e della politica sulla questione Terna che poteva rappresentare un passo avanti sulla vertenza e che come sindacati abbiamo appreso soltanto oggi". Uliano e Nobile aggiungono: "Abbiamo ribadito con forza e determinazione la necessità di attivare con le istituzioni un processo concreto di reindustrializzazione dell'area ex Fiat di Termini Imerese, oggi Blutec".

Il segretario generale Cisl Palermo Trapani, Leonardo La Piana, commenta: "E' assurdo come attorno a tutta la vicenda termitana ormai da più di quindici anni non ci sia una volontà politica chiara da parte delle istituzioni nazionali di risolvere la vertenza, il governo deve farsi carico del processo necessario per salvare i 590 lavoratori Blutec e dell'indotto dal licenziamento, processo che deve compiersi entro 1 anno e mezzo". Uliano, Nobile e La Piana concludono: "L'accordo di programma con le risorse destinate alla rioccupazione dei lavoratori deve essere riattivato dalle istituzioni senza perdere ulteriore tempo ed è indispensabile infine, che tutti i soggetti, a partire dalle istituzioni, si attivino responsabilmente e in tempi brevi alla ricerca di una soluzione positiva per i lavoratori Blutec di Termini Imerese e dell'indotto". Alla fine dell'incontro di oggi è stato deciso di chiedere la convocazione del tavolo regionale e di attivare un gruppo di coordinamento sulla vertenza a livello ministeriale.

“Toccato il fondo si può sempre scavare. E questo Musumeci e suoi assessori devono saperlo bene, visto che riescono a fare sempre peggio che in passato. Al tavolo per la vertenza ex Fiat/Blutec, col Ministero e col Comune, oggi la Regione è riuscita nella vergognosa impresa di non mandare completamente nessuno in sua rappresentanza, né gli assessori Scavone e Turano, ma nemmeno un dirigente o perfino l'ultimo degli uscieri. E' una vergogna, non era mai successo negli ultimi 12 anni”.
Lo afferma il deputato all'Ars Luigi Sunseri. “Evidentemente – aggiunge Sunseri - dalle parti di Palazzo d'Orleans sono troppo impegnati nelle beghe della maggioranza o a pianificare una improbabile rielezione di Musumeci per pensare al destino di tante famiglie che sono appese anche ai capricci di questo disastroso governo. Ci auguriamo che i siciliani se ne ricordino dentro la cabina elettorale”.

Fonte: Dire

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