Imprenditori in crisi, congresso all'Addaura: "Aiutare chi fallisce"
Calaciura: “Noi al fianco di chi soffre. La Di Dio insegue la bellezza. Chiedo commissione d’inchiesta sul caso Helg e nuove libere elezioni in Confcommercio Palermo”
Si è svolto ieri all’Hotel Addaura, il congresso organizzato dall’Associazione No Profit SalvaDebitori per venire incontro a imprese e famiglie in questo momento di grave crisi economico-finanziaria. Al convegno ha preso parte anche Ancra Sicilia Confcommercio, col presidente Maurizio Calaciura che ha indicato quali strategie da adottare per gli associati che si trovano in grandi difficoltà.
“Abbiamo partecipato – ha affermato Calaciura - perché crediamo fortemente che la collaborazione fra associazioni è la ricetta vincente in una società come la nostra fortemente orientata all’estremo individualismo. L’imprenditore – ha proseguito - prima di essere imprenditore è un essere umano e quando si rende conto di aver fallito, va aiutato. Dobbiamo sottrarre le imprese dagli artigli delle banche. Noi di Ancra Sicilia Confcommercio siamo pronti a dare sostegno alle piccole e medie imprese uniti da questa alleanza interassociativa”. Quindi Calaciura si è soffermato senza giri di parole sull’attuale situazione in Confcommercio Palermo.
“Mi dispiace doverlo ammettere – ha duramente rimarcato - ma forse la Presidente di Confcommercio Palermo Patrizia DI Dio è troppo occupata a sostenere e promuovere la bellezza (tant’è che lei stessa ama autodefinirsi ‘inseguitrice della bellezza’) mentre dimentica di dedicarsi alla sostanza delle imprese, fatto gravissimo per un Presidente di una associazione come Confcommercio Palermo. Rappresenta solo gli interessi della moda e dimentica il resto delle aziende. Non è mai presente, non sa organizzare, non si occupa di nulla, e non è possibile che una grande associazione come Confcommercio Palermo venga retta da un Presidente assente e da un direttore che svolge entrambi i ruoli di Direttore e di Presidente”.
“Il caos regna sovrano all’interno – ha aggiunto Calaciura - e all’esterno non contiamo più nulla, avendo perso tutto: rappresentatività e autorevolezza. Noi non ci stiamo. Non ci sentiamo più rappresentati da questo Presidente. Vogliamo che si dimetta e si vada subito a libere elezioni”. A tal proposito Calaciura invita la presidente Di Dio a un confronto pubblico. “Un confronto – ha spiegato - fra me e lei, durante il quale mi aspetto risposte che pretendo come semplice associato di Confcommercio Palermo, non come presidente regionale o vicepresidente nazionale di Ancra. Non è tollerabile ciò che è accaduto con Helg quando lei faceva parte della Giunta”. Inoltre il presidente di Ancra Sicilia intende far scoppiare un nuovo caso con l’istituzione di una commissione di inchiesta interna sul caso Helg: sarebbe la prima volta in 70 anni di storia.
“Una commissione – ha rimarcato Calaciura - che faccia luce su questi fatti incresciosi avvenuti con Helg, punendo i colpevoli diretti e indiretti all’interno di Confcommercio Palermo. Si espellano i furbetti del quartierino che hanno consentito a Helg di commettere i reati individuati e puniti dalla Banca D’Italia e dalla magistratura. Reati infanganti i soci di Confcommercio che esigono pulizia e pieno riconoscimento di totale estraneità a questi incresciosi fatti”.
L’ultima stilettata per la Di Dio riguarda le elezioni alla Camera di Commercio. “Abbiamo perso la presidenza – ha concluso Calaciura – e partivamo favoriti con uno scarto di 10 voti a 1. Dov’era la Di Dio? Discutiamone pubblicamente, cara Presidente”.