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Ance: "Investimenti privati per favorire l'attuazione del recovery fund in Sicilia"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

“Negli ultimi dieci anni al Sud sono stati  sottratti investimenti pubblici per 600 miliardi di euro (fonte  Svimez), per cui i 248 miliardi promessi ora al Mezzogiorno per i  prossimi dieci anni, tra ‘Recovery Plan’, Fondo complementare,  React-EU, Fsc e programmazione ordinaria dei fondi europei, rischiano  di essere di gran lunga insufficienti a recuperare il ritardo di  crescita di queste aree provocato dalle passate politiche nazionali.  Il governo Draghi lo sa bene e per questo il ‘Pnrr’ trasmesso oggi  alla Commissione europea conta molto sull’effetto leva aggiuntivo  degli investimenti diretti delle imprese e del partenariato  pubblico-privato, sperando così di moltiplicare l’impatto sul Pil del  Sud. E noi Giovani imprenditori di Ance Sicilia siamo pronti a fare la  nostra parte”. Lo dichiara Marco Colombrita, eletto oggi nuovo presidente regionale  dei Giovani imprenditori di Ance Sicilia, vicepresidenti Giorgio  Canzonieri, Pietro Settimo Semilia e Dario Talio.

Colombrita aggiunge:  “Siamo pronti a promuovere e sostenere con iniziative e proposte  mirate la piena attuazione del ‘Recovery Plan’, affinché si possano  raggiungere gli obiettivi richiesti da Bruxelles della piena  integrazione della Sicilia e del Sud nel sistema Italia e della  riduzione del divario di cittadinanza”.

Marco Colombrita ha illustrato, all’Assemblea riunita a Palermo, il  nuovo approccio dei costruttori siciliani under 40 alle sfide  dell’innovazione e della sostenibilità: “Anche per noi – afferma  Colombrita -  donne, giovani e Sud sono le priorità trasversali  all’interno di due direttrici fondamentali: l’innovazione e la  transizione ecologica. Su questi filoni nel nostro piccolo proporremo  progetti concreti sotto forma di investimenti diretti delle nostre  imprese e di partenariato pubblico-privato”. “Ad esempio, per agganciare la ripresa e accrescere l’occupazione in  edilizia – annuncia Colombrita – a breve ci faremo promotori di  iniziative presso le scuole secondarie di primo grado per orientare i  giovani verso le professioni tecniche di cantiere. In agenda anche  accordi con istituti tecnici e università per moduli di alternanza  scuola-lavoro. Terza gamba sarà la formazione degli imprenditori e dei  loro collaboratori. Gli obiettivi delle azioni sono diffondere le  conoscenze in materia di competenze manageriali, innovazione dei  materiali e delle tecniche costruttive, bioedilizia, efficienza  energetica degli edifici, sostenibilità dei cantieri. Occorre  qualificare, specializzare e migliorare gli standard produttivi delle  aziende edili siciliane perché siamo convinti che l’innovazione nelle  costruzioni sia il giusto driver di sviluppo sostenibile del Paese”.

Colombrita lavorerà anche a progetti periodici su “economia circolare,  tutela ambientale e del territorio e internazionalizzazione. Su  quest’ultimo punto – conclude - si gioca la partita del futuro, quella  che consentirà alle imprese siciliane una diversificazione necessaria  per consentire di ricoprire una posizione competitiva all’interno del  mercato. Su questo percorso la volontà è quella di definire ‘sistemi’  di imprese e di avviare un dialogo con la rete ‘Sprint’ degli  sportelli regionali per l’internazionalizzazione”.

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