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Almaviva, sindacati incontrano Provenzano: "Stop all'avvio delle procedure di licenziamento"

Il ministro del Sud attiverà un tavolo dedicato alla vertenza già la settimana prossima: "Ci ha detto che gli ammortizzatori sociali non possono essere l'unico strumento per  fronteggiare la crisi"

Oggi  i sindacati e una delegazione  di lavoratori Almaviva Contact Palermo sono stati ricevuti nell'aula consiliare di Palazzo delle Aquile per un incontro con il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, il sindaco Leoluca Orlando e l'assessora Giovanna Marano. Ha introdotto la riunione il sindaco, sintetizzando le problematiche  della vertenza specifica palermitana e del settore dei call center, proponendo di affrontare e risolvere tali criticità in modo definitivo.

I segretari di Slc Cgil, Fistel Cisl,  Uilcom Uil e Ugl Tlc hanno rappresentato la fotografia del settore, le  possibili aree di intervento per la vertenza Almaviva, legate necessariamente alla interlocuzione tra governo, azienda e committenti, indispensabile anche per regolamentare il comparto. “Abbiamo ribadito unitariamente l'urgenza di un impegno concreto da parte del governo, non solo tramite l'utilizzo di ammortizzatori sociali ma con azioni strutturali – dichiarano le sigle in una nota unitaria -. Il ministro, condividendo l'impostazione proposta dalle organizzazioni sindacali e  dal sindaco Orlando anche in veste di presidente dell'Anci,  ha rimarcato quanto la vertenza Almaviva necessiti di un intervento immediato e ha comunicato di aver già attivato le interlocuzioni con i ministri Patuanelli e Catalfo per l'attivazione di un tavolo dedicato ad Almaviva e uno di settore”.

“Il ministro Provenzano – aggiungono Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Tlc – ha condiviso che gli ammortizzatori sociali non possono essere l'unico strumento per  fronteggiare la crisi. E ha sottolineato il fatto che la paventata e temuta apertura delle procedure di licenziamento da parte di Almaviva non si sia ancora concretizzata, alla luce di previsti ulteriori incontri e interlocuzioni, ritenendolo un approccio costruttivo. Il ministro si è con noi impegnato a sollecitare i due dicasteri di competenza, per l'attivazione del tavolo già dalla settimana prossima”.

E oggi pomeriggio Provenzano è stato ricevuto dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel salone degli Specchi di Palazzo d’Orleans. L’incontro - al quale hanno partecipato anche gli assessori all’Economia Gaetano Armao, alla Funzione pubblica Bernadette Grasso, alla Salute Ruggero Razza, al Territorio Toto Cordaro e il segretario generale della presidenza della Regione Maria Mattarella – è durato circa un’ora ed è coinciso con la prima “uscita” pubblica di Provenzano da componente del nuovo esecutivo nazionale. Al termine, nella Sala delle Colonne, il governatore e il ministro hanno incontrato i giornalisti.

"Confidiamo - ha evidenziato Musumeci - in un rapporto di leale, serena e proficua collaborazione col governo Conte e col ministro Provenzano, anche in relazione all’importante delega affidatagli che è quella del Mezzogiorno. Con il ministro avremo modo, già nei prossimi giorni, di fissare un calendario d’incontri e di lavori. Le esigenze prioritarie sono un grande Piano straordinario per il Mezzogiorno, uno snellimento delle procedure per la certificazione dei Fondi europei, tenuto conto dei lacci e laccioli delle normative europee e della nota carenza di funzionari nei dipartimenti regionali. Le Zes saranno poi un’altra occasione per rinvigorire il tessuto imprenditoriale in Sicilia. Abbiamo poi affrontato – ha aggiunto il presidente - il tema della fiscalità di vantaggio e dell’eterna realizzazione dell’autostrada Catania-Ragusa, che rimane ancora in bilico tra una soluzione tutta pubblica e una con l’intervento dei privati. Inutile dire che sulle infrastrutture stiamo facendo il possibile, ma siamo convinti che al Mezzogiorno d’Italia, per recuperare il divario Nord-Sud, serva una riforma anticiclica, con brevi e medie scadenze. Per fare questo occorre una norma nazionale che ci consenta di derogare e accelerare la spesa consentendo di aprire quanti più cantieri e dando ossigeno alle attività imprenditoriali".

Provenzano ha voluto sottolineare che per la prima uscita ufficiale da ministro ha scelto la sua Sicilia. "Ci tenevo particolarmente a essere nella mia regione - ha detto - in questa città che amo, e concludere questa giornata con un doveroso saluto al presidente della Regione, massima istituzione presente in Sicilia. Per dirgli che questo governo, dopo tanti governi in cui persino la parola ‘Mezzogiorno’ si faceva fatica a pronunciare, dopo una lunga stagione d’oblio del Sud e della Sicilia, assume un impegno per il meridione tra le sue priorità. Anche nell’ambito del rapporto di confronto e leale con l’Europa. Di protagonismo dell’Italia e del Sud. La regione deve spezzare il suo isolamento proprio per ricordare i suoi legami col mondo e il Mediterraneo. E’ a questo che dobbiamo guardare come orizzonte strategico".

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