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Economia

Tavolo Almaviva al Ministero: l'azienda dice sì alla cassa integrazione fino a settembre

Il prossimo 31 marzo l'ammortizzatore sociale sarebbe scaduto. Si tratta ancora per il rilancio del sito di Palermo. Il segretario regionale Uilcom Tumminia: "Piccolo passo in avanti ma la situazione resta complessa"

Sì alla cassa integrazione fino al 30 settembre. E' questo l'accordo raggiunto ieri al tavolo per l’analisi della situazione occupazionale Almaviva che si è tenuto nella sede del ministero del Lavoro, a Roma. Il presidente dell'azienda Antonelli ha aperto il tavolo dichiarando che l’obiettivo è il conseguimento di una stabilità occupazionale per Palermo che ancora, malgrado qualche riscontro positivo, non si può dire raggiunto. Per consentire il proseguimento del percorso nazionale di riassetto del settore (il 4 febbraio i committenti sono convocati al Mise) e prendendo atto che il prossimo 31 marzo l'ammortizzatore sociale sarebbe scaduto il presidente ha poi annunciato la volontà di estenderlo per altri sei mesi. 

Presenti al tavolo con i sindacati, il sottosegretario Stanislao Di Piazza, il presidente della Regione Nello Musumeci con l’assessore Antonio Scavone e l’assessore comunale Giovanna Marano. "Piccolo passo in avanti - dichiara Giuseppe Tumminia, segretario regionale Uilcom - nel ricomporre il tavolo istituzionale. La situazione resta complessa, condiviso l'obiettivo di non adire le procedure di licenziamento, l'azienda dà una disponibilità a intervenire sulle ricadute economiche ma i nodi da sciogliere restano gli stessi: volumi e riqualificazione".

Dopo una lunga e accesa discussione - fanno sapere i sindacati - le parti hanno concordato di continuare la trattativa sul territorio per iniziare un percorso finalizzato a raggiungere un’intesa che porti a sottoscrivere un accordo alla fine di marzo. Sul tavolo ammortizzatore, riqualificazione verso IT, e l’impegno della Regione Sicilia a investire su progetti formativi concreti. La situazione ad oggi risulta non definita e la possibilità di incidere sui volumi è affidata al governo chiamato in causa per sollecitare i committenti tutti a garantire l'equilibrio sociale in un territorio disagiato. L'azienda ha convocato le organizzazioni sindacali per lunedì prossimo al fine di proseguire il confronto.

“Il Governo nazionale - commenta Valentina D’Orso, parlamentare palermitana del Movimento 5 Stelle - sta mostrando grande e incessante impegno per trovare soluzioni strutturali alle problematiche comuni dell’intero comparto. Ci sono 1600 famiglie in apprensione e per noi rimane prioritario salvaguardare i livelli occupazionali del sito di Palermo. Dopo una lunga e accesa trattativa Almaviva ha manifestato la disponibilità a gestire l’esubero dei lavoratori in chiave conservativa, proseguendo con l’ammortizzatore sociale in scadenza a marzo, e si è resa disponibile a lanciare un nuovo programma di riqualificazione su base volontaria per consentire la riconversione professionale dei lavoratori verso il mondo IT”.
 

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