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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

A rischio 4.500 lavoratori Almaviva Confindustria: "Nuova bomba sociale"

A lanciare l'allarme l'associazione degli industriali, che chiede alla regione di trovare soluzioni immediate per scongiurare l'aggravarsi della questione. "Non è possibile consentire alcun ritardo, o piangeremo un altro caso Fiat"

Una nuova bomba sociale. Così Confindustria Palermo lancia l'allarme che riguarda 4.500 operatori che da anni lavorano per la multinazionale di call center che, a causa della crisi, ha registrato una notevole flessione nelle attività. "Una soluzione si può trovare - spiegano dall'associazione degli industriali - e non c'è più tempo da perdere. Il momento è estremamente delicato".

Confindustria  chiede alla Regione di trovare soluzioni immediate per scongiurare l'aggravarsi della situazione. A tutto ciò si aggiungerebbe l'incertezza relativa all'ipotesi di vendita di Alitalia ed una situazione logistica "penalizzante". Sulla vertenza si susseguono tavoli e confronti, senza però arrivare a "risposte concrete", quelle di cui l'azienda, che ha manifestato la disponibilità a trasferire la propria sede legale nell'Isola, avrebbe bisogno.

La gravità dello stato delle cose "non consente più alcun rinvio o ritardo - spiega Confindustria Palermo - nell'affrontare e risolvere in maniera definitiva la questione sollevata dal gruppo imprenditoriale. Urge una soluzione concreta e immediata. Altrimenti - concludono - piangeremo le conseguenze di un altro caso Fiat". La delicatezza della questione era stata già sollevata dagli stessi lavoratori palermitani dell'azienda, che circa un mese fa si trovarono ai piedi degli uffici di via Filippo Cordova per rivendicare i propri diritti. Molti di loro avevano raccontato di aver ricevuto dall'azienda un "invito" a firmare un atto di riconciliazione che, di fatto, "avrebbe cancellato la natura contrattuale del lavoro svolto sino ad ora".

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