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Economia

Accenture, delegazione dei #262 a Roma: ma al Mise finisce con un nulla di fatto

I lavoratori del call center palermitano nella Capitale perchè "le aziende per cui lavoriamo da 14 anni nemmeno ci conoscono". La riunione fiume di 8 ore termina senza risultati: perplessità dei sindacati sulla proposta delle società

Sono andati fino a Roma per far conoscere le loro facce. Una delegazione dei 262 lavoratori Accenture a rischio licenziamento ieri si sono spostati nella Capitale in occasione dell’incontro al ministero dello Sviluppo economico. “A Roma per far vedere i nostri Volti – si legge sulla pagina facebook #262acasa - alle aziende per cui lavoriamo da 14 anni e che nemmeno ci conoscono”.

Ma dopo una trattativa fiume durata 8 ore si è concluso con un nulla di fatto il vertice sulla vertenza del call center palermitano. A renderlo noto i sindacati al termine della riunione. Secondo quanto riferiscono le organizzazioni dei lavoratori la trattativa si è interrotta perchè le due aziende avrebbero ribadito la proposta avanzata nei giorni scorsi, sulla quale i sindacati avevano espresso perplessità: ricollocazione del 70% del personale in una società del gruppo Britsh Telecom e il restante 30% in una società di Accenture, vincolando l'accordo ad un abbassamento dei livelli retributivi ed alla sottoscrizione di verbali di transazioni individuali per tutti i 262 lavoratori, con rinuncia di rivalsa per il precedente rapporto di lavoro.

Da oggi Accenture potrebbe avviare le procedure di licenziamento collettivo per tutto il personale del call center palermitano di via Ugo La Malfa. I lavoratori, che da più di due settimane protestano con blocchi stradali e occupazioni, torneranno a riunirsi in assemblea. All'incontro erano presenti anche l'assessore regionale al Lavoro, Giuseppe Bruno, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l'assessore alle attività produttive Giovanna Marano.

Lavoratori Accenture a Roma

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