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Cronaca

Ztl, vincitori e sconfitti: "Tar saggio", "No, il centro diventerà un enorme night club"

Ecco le reazioni dopo l'ordinanza del Tribunale amministrativo che ha confermato la Zona a traffico limitato

Vincitori e sconfitti: ecco le reazioni dopo l'ordinanza del Tar che ha confermato la Ztl. Non cela la sua soddisfazione il sindaco Leoluca Orlando: "Occorre un cambio culturale e sulla visione questa amministrazione non farà passo indietro. Palermo tutela la mobilità sostenibile e la salute." "Esulta Legambiente, che parla di "saggia decisione del Tar". Così il presidente regionale Gainfranco Zanna, che aggiunge: "Prevale sempre di più l’interesse di tutti i cittadini e della loro salute e, al contempo, vengono sconfitte le strumentalizzazioni politiche. Quella intrapresa è sicuramente la strada giusta e bisogna continuare a percorrerla".

"Voglio ringraziare la mia amministrazione per il lavoro fatto - dice a PalermoToday il primo cittadino -. La sentenza del tar è la conferma dell'apprezzamento anche istruttorio che questa amministrazione ha fatto. La nostra ragionevolezza, la capacità di trovare un compromesso tra il diritto alla salute e l'esigenza di muoversi è stata premiata. Il Tar credo abbia confermato la bontà della scelta che abbiamo fatto. Occorre un cambio culturale e sulla visione questa amministrazione non farà passi indietro. Palermo tutela la mobilità sostenibile e la salute. La nostra convinzione politica ha trovato conforto nella giustizia. Abbiamo già dato risposte ai commercianti. Il capodanno, anzi i due capodanno in piazza e le altre iniziative sono delle risposte".

Secondo Patrizia Di Dio, presidente provinciale di Confcommercio, "C'è una crisi in corso simile a quella che si attraverso durante la guerra. Ciascun attore, istituzioni comprese, hanno il dovere di salvare il salvabile. Il commercio in questo territorio mostra una grande capacità di resistenza e andrebbe ascoltato"

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Per il consigliere comunale Filippo Occhipinti (Comitati Civici) "in questa vicenda non ci sono né vincitori nè vinti, gli unici sconfitti sono stati il buon senso e il dialogo. Le decisioni dei tribunali si accettano e si rispettano. Ribadisco la nostra contrarietà a modi, metodi e tempistica di questa Ztl, ma è indubbio che adesso il provvedimento sia legittimo. Ora il sindaco apra al dialogo con residenti e commercianti per dare più servizi a sostegno delle esigenze del territorio. Una cosa è certa: la prima versione della Ztl è stata profondamente modificata grazie a un legittimo e sacrosanto ricorso".

Non sotterra l'ascia di guerra Angelo Figuccia, consigliere di Forza Italia: "Finalmente il sindaco Orlando e il suo fido assessore Catania hanno raggiunto il loro scopo: trasformare il centro storico di Palermo, il più grande di tutte le città europee, in un gigantesco night club con bancarelle di street food ad ogni angolo di strada. Abbiamo profondo rispetto per la decisione del Tar che ha confermato la Ztl voluta dal Comune, ma è una sentenza che rischia concretamente di dare un colpo mortale ai commercianti che vivono e lavorano nel centro storico. Le pseudocorrezioni decise dal Comune, dalle navette ai varchi per alcuni parcheggi, sono palliativi che potranno soltanto rallentare quello che succederà tra qualche tempo: di giorno negozi chiusi e strade vuote; dalle 20 in poi, cessata la Ztl, via libera a tutti i locali e localini della movida, che evidentemente ha vinto su tutta la linea. Con buona pace dei residenti, costretti, nel giro di qualche mese, a cercarsi un posto dove poter riposare tranquillamente. Cari Orlando e Catania, missione compiuta: ogni sera potrete divertirvi dove volete con le vostre variopinte comitive, tanto avrete tutte le porte aperte, anzi spalancate".

Vede il bicchiere mezzo pieno Nadia Spallitta: "Credo che il ricorso abbia avuto il merito di far correggere il tiro all'amministrazione comunale. Da un punto di vista politico ha determinato un beneficio per la collettività. Si è ridotto il perimetro della Ztl e il Comune, suo malgrado, è stato costretto a introdurre parcheggi e varchi. A mio avviso, nell'ordinanza del Tar ci sono delle criticità. Rispetto all'incremento del trasporto pubblico. Nel piano industriale dell'Amat e nel programma d'esercizio che i ricorrenti hanno prodotto ci sono solo 200 bus, ma il fabbisogno è di 500. La prova dell'inadeguatezza del parco mezzi è agli atti. Sull'inquinamento invece non credo che sia scientifico il rilevamento fatto dal Comune solo su 5 giorni. Le centraline Rap dicono che la qualità dell'aria è peggiorata se confrontiamo ottobre del 2015 con ottobre e parte di novembre di quest'anno. Il Tar però non ne ha tenuto conto".

Così Vincenzo Fumetta, segretario provinciale di Rifondazione Comunista. "La sentenza del Tar di Palermo conferma che la scelta fatta dall'amministrazione comunale sulle Ztl è stata buona oltre che da un punto di vista politico anche da un punto di vista giuridico. Questa sentenza conferma che l'interesse privato portato avanti da Confindustria, da Confcommercio, da qualche consigliere comunale in cerca di notorietà non può prevalere sull'interesse generale della città e dei suoi cittadini a vivere in un ambiente più salubre. Adesso che questo capitolo si è finalmente chiuso - conclude Fumetta -. Rifondazione Comunista invita l'amministrazione comunale a proseguire sulla linea tracciata per avere una città sempre più a misura di persona e non di automobile.

Secondo il presidente di Confartigianato Palermo, Nunzio Reina "Le sentenze si accettano, ma ancora una volta le imprese del centro storico sono state messe in secondo piano. Se ciò va bene per l'amministrazione non può essere sicuramente condivisibile dalle associazioni, che si sono battute e hanno cercato un dialogo sulla Ztl che non si è mai verificato. Negozi e botteghe artigiane all'interno del perimetro continuano a morire, a dimostrarlo sono le 246 cancellazioni avvenute negli ultimi tre mesi, a fronte delle 169 nuove iscrizioni. Una situazione disastrosa a cui questa decisione del Tar contribuirà ancora una volta negativamente".

Il presidente della commissione Attività produttive Paolo Caracausi sottolinea che: "Il Tar oggi ha posto fine alla querelle ztl sì-ztl no, dando ragione all'amministrazione comunale. I correttivi messi in atto hanno convinto i giudici a respingere il ricorso presentato da associazioni e cittadini che ne volevano l'abolizione. Adesso il sindaco, così come promesso, avvii un tavolo di concertazione con le associazioni di categoria e la commissione Attività produttive per attuare i correttivi necessari, affinché le aziende operanti nel perimetro della ztl smettano di soffrire. Sono state presentate tantissime proposte di correttivi che necessitano di essere attuate – spiega Caracausi - Mi auguro che questo avvenga in fretta, dal momento che con le festività ormai prossime le attività commerciali ed artigianali hanno bisogno di incrementare i propri introiti e risollevare i propri bilanci che in questi mesi sono stati catastrofici. Il centro storico vive ed è vivo se le imprese rimangono aperte”.

"Rispetto per la decisione del Tar ma non si può certo parlare di successo dell’amministrazione comunale: la Ztl centrale, così com’è, non smette certo di essere inadeguata per vari e tanti motivi”, dice Luisa La Colla, consigliere comunale del Partito Democratico.
"I correttivi e i varchi, infatti, sono sì positivi - spiega La Colla - ma non bastano da soli a risolvere le difficoltà ‘strutturali’ della Ztl. Si pensi, ad esempio, ai parcheggi che si trovano in zone abbandonate al proprio destino, come quello di piazza Giulio Cesare: per tutelare la sicurezza di chi decide di lasciare la propria auto e lì e di dirigersi, poi, all’interno della Ztl a piedi o con altri mezzi, occorre incrementare la sorveglianza nell’area della Stazione così da dare la tranquillità ai palermitani di lasciare e prendere l’auto. Da quanto accaduto dall’istituzione della Ztl a oggi l’amministrazione comunale dovrebbe mettere da parte il narcisismo che l’ha contraddistinta fino ad oggi e tendere l’orecchio alle associazioni di categoria, preoccupati per le ripercussioni della Ztl sul commercio ‘diurno’. Sì, perché quello ‘notturno’ resta ampiamente tutelato, a prescindere dalla propria natura legale o meno”.

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