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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

"La ztl notturna ucciderà l'anima del centro storico", il grido d'allarme dei ristoratori

Dopo Confesercenti, che rimprovera al Comune "di non prendere in considerazione le associazioni e le esigenze dei commercianti", parlano i titolari di alcune attività. Un coro unanime: "I problemi della movida non si risolvono così"

"La ztl notturna ucciderà l'anima del centro storico". Un giudizio netto quello di Doriana Ribaudo e Gianluca Buono, titolari dell'Osteria Ballarò, locale nel centro storico, al provvedimento che fra pochi giorni (10 gennaio) estenderà la zona a traffico limitato anche alle ore serali e notturne. Si tratta però solo di uno dei tanti pareri negativi. Solo ieri la dura presa di posizione di Francesca Costa, presidente di Confesercenti Palermo: "L'amministrazione comunale dimostra ancora una volta di non prendere in considerazione le associazioni e le esigenze dei commercianti". 

“Quando abbiamo inaugurato l’Osteria Ballarò, nel dicembre 2013 – continuano i titolari - in pochi frequentavano il centro storico di Palermo, in molti hanno pensato che fossimo incoscienti. Siamo stati i primi a credere in un centro storico che recuperasse il valore di 'salotto di città', siamo stati tra i primi a dire sì alle pedonalizzazioni, abbiamo investito - perché ci credevamo - in iniziative come Le Vie dei Tesori che hanno spalancato le porte delle bellezze di Palermo ai palermitani che per troppo tempo le avevano dimenticate o ignorate. Investiamo e diamo un contributo a varie iniziative culturali nel centro storico, siamo stati promotori e finanziatori della pedonalizzazione di piazza Borsa. Abbiamo sempre incentivato un centro storico che fosse il più possibile pedonale, promuovendo l’uso dei taxi anziché della propria auto, viste le carenze del trasporto pubblico locale. Non ci siamo sottratti alla ztl, regalando a tutti i nostri clienti il pass giornaliero e mettendo loro a disposizione un parcheggio. Ma adesso incombe su tutti noi lo spettro della ztl notturna che rischia di mettere a serio rischio il lavoro nostro e di tutti quelli che con noi collaborano".

"Le sole voci di una ztl notturna – spiegano ancora i titolari di Osteria Ballarò - hanno sensibilmente contratto a dicembre il nostro lavoro: in tanti ci hanno chiamati per chiederci se il sabato o la sera ci sia la zona a traffico limitato, in molti hanno disdetto la prenotazione. È chiaro che per i palermitani l’idea della ztl costituisce un 'muro psicologico' che forse si scalfirà solo con il tempo, non c’è pass gratuito che tenga. La movida selvaggia, i parcheggi selvaggi che non permettono il passaggio nemmeno delle ambulanze costituiscono senza dubbio un problema pure per noi ma siamo certi che non sirisolverà con una ztl dalle 22.30 dal 10 gennaio. Immaginate cosa succederà a ristoranti, osterie, trattorie, pub di questa zona dato che a Palermo si va a cena alle 21. Per tali motivi riteniamo – concludono Doriana Ribaudo e Gianluca Buono - la decisionei ntrapresa dall’Amministrazione comunale ingiustamente punitiva nei confronti di tutti gli operatori della ristorazione e del commercio in generale e ci auguriamo un ravvedimento che la faccia partire almeno dalla mezzanotte. Come noi la pensano in tanti, non solo titolari di attività commerciali nel centro storico, ma anche cittadini che qui hanno scelto di vivere e adesso fanno i conti con questo provvedimento".

Dello stesso avviso Andrea Rizzo, dell'Osteria dei Vespri, per il quale "la ztl in centro storico è stata fino adesso una scelta inevitabile che ha migliorato la qualità della vita dei residenti e la fruibilità del centro storico sia per i turisti che per i palermitani. La decisione invece di attivare da gennaio un’ ulteriore chiusura dalle 22.30 nei fine settimana non risolverà le problematiche per le quali è stata istituita, ma danneggerà soltanto tutte quelle attività di ristorazione che insistono nella zona e che già hanno subito pesanti ripercussioni negative nell’orario diurno. Non è pensabile che sia possibile risolvere il problema della cosiddetta movida notturna con decisioni di questo tipo, figlie di una scarsa conoscenza delle dinamiche real"

"Perché noi imprenditori del centro storico dobbiamo essere tartassati?" chiede Sabrina Leone, di Ciccio passami l’olio: "Siamo molto solidali con i residenti per il caos della movida - sottolinea - ma la Ztl notturna, purtroppo per loro e per noi, non sarà una soluzione ma certamente lo svuotamento del centro storico ed il ritorno al passato. Incomprensibile! La difficoltà non riguarda soltanto noi commercianti ma anche i residenti che avranno difficolta nel ricevere visite di amici o parenti. Mi auguro un confronto leale con tutte le parti sociali per una soluzione alternativa che risolva concretamente i problemi".

Per Giuseppe Veniero, titolare dell'omonimo confettificio, "la Ztl diurna, per quanto abbia migliorato la vita in centro riempiendola di turisti e passeggiatori , l’ha svuotata di negozianti, sostituendo il commercio di prossimità con altro. Ma la cosa più importante è potere far convivere i turisti, i negozianti, i ristoratori con chi ha deciso di vivere nel centro storico facendo rispettare le regole, cercando di non privare nessuno dei propri diritti. L’ introduzione della Ztl notturna, così concepita, non ha un buon impatto su chi ha nuovamente scommesso sul centro storico. Si deve consentire ai ristoratori di potere accogliere i propri clienti, ai residenti di ospitare amici a casa e dormire in serenità. Credo che il provvedimento con finestra dalle 20 alle 22,30 non consenta tutto ciò. Va rivisto e corretto per il bene di tutti. Sempre disponibile e pronto per un confronto, mi rimetto alla buona conduzione di questo provvedimento, accogliendo le idee e i pareri di chiunque voglia farlo, considerando che a piazza Borsa già un comitato si è mosso e riunito per il bene comune, appoggiato da organi e consorzi di zona".

E critiche arrivano anche da alcuni privati cittadini. "Sono residente in via del Celso - racconta Carlo Patania - ma sarebbe meglio dire che sarei residente in via del Celso, se solo potessi accedervi con normalità e senza effettuare percorsi illogici, lunghi e snervanti. Trovo del tutto penalizzante e vergognoso che un residente nella zona compresa dal provvedimento non possa più ricevere un amico, un parente, una compagna, gli amici dei figli, i nonni, una baby sitter, un medico, un professore privato, se non facendogli pagare una tassa. Penso anche ad un turista che noleggia l’auto in aeroporto e che si veda costretto a pagare una tassa per raggiungere il suo albergo, un b&b, una pizzeria, un ristorante che si trovi nella zona compresa dal provvedimento. Inoltre il tutto è aggravato dalla totale assenza di parcheggi e da servizi pubblici quasi del tutto inesistenti se non per un‘unica navetta".

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