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Zitromax introvabile, l'infettivologo Cascio: "Non serve per curare il Covid"

Il direttore dell'unità Malattie infettive del Policlinico sull'azitromicina: "Purtroppo tanti colleghi la continuano a prescrivere, ricordiamoci che può provocare banali disturbi all'apparato gastroenterico, ma anche aritmie cardiache fatali"

Zitromax difficile da trovare nelle farmacie palermitane ma Antonio Cascio, direttore dell'unità di Malattie infettive del Policlinico, su Facebook spiega che "l'azitromicina non serve per curare il Covid", citando anche l'Aifa, l'agenzia italiana del farmaco.

Riferendosi allo Zitromax, Cascio afferma: "Purtroppo tanti colleghi lo continuano a prescrivere, ricordiamoci che può provocare banali disturbi all'apparato gastroenterico, ma anche aritmie cardiache fatali. Tantissimi italiani al momento sono positivi al tampone e moltissimi di loro senza alcun motivo si stanno imbottendo di farmaci potenzialmente tossici per il loro organismo. Il valore di un medico si potrebbe valutare dalla sua capacità di non prescrivere inutilmente farmaci".

antonio cascio zitromax facebookL'infettivologo, parlando delle terapie anti-Covid, aggiunge: "Nei primi mesi del 2020, sulla base soprattutto di alcuni studi del prof. Didier Raoult, in tanti abbiamo utilizzato empiricamente l’azitromicina in combinazione con l’idrossiclorochina sfruttando una potenziale azione antivirale sinergica delle due molecole. Gli studi scientifici non hanno però confermato l’utilità di tale associazione evidenziandone al contrario la possibile tossicità".

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