Vucciria, attore picchiato e rapinato: inseguito dal branco, si barrica in casa

"Questa è Palermo! Non è uno scherzo, ma la cronaca in diretta di ciò che stiamo ancora vivendo. E' terribile". Si conclude così la concitata cronaca di una notte di ordinaria follia alla Vucciria. Il protagonista è Paolo Mannina, attore e regista palermitano, fermato da tre malviventi mentre stava rientrando nel suo appartamento della Vucciria. L'uomo è stato aggredito, rapinato ed inseguito fin dentro casa. Una notte di terrore. La vittima ha fatto una dettagliata cronaca dell’accaduto su Facebook. Racconto che inizia così: “Ore 2.56 sono asserragliato in casa! mi hanno appena aggredito per strada, picchiato, scippato! Erano in tre! Dopo avermi menato e rapinato scappano via. Il mio istinto di sopravvivenza mi fa prima tentare una reazione, dopo però rimango immobile e aspetto che mi lascino, che scappino via. Poi la corsa disperata verso casa”.

Ma a quel punto, scrive ancora l’attore, “passano dieci minuti e gli scippatori tornano all'attacco... ma questa volta sono in dieci forse 15”. I delinquenti sfondano il portone di casa e inseguono la vittima che riesce a chiudersi nell’appartamento, prima del loro arrivo. Tutto si conclude bene, con l’intervento di una volante della polizia, che giunge sul posto a soccorre la vittima. In mattinata Mannina è tornato a scrivere un lungo post polemico sul social network.

“Oggi farò la denuncia e andrò in ospedale per assicurarmi di avere le ossa tutte al loro posto. Il 118 non è mai arrivato sul luogo dell'aggressione, - scrive l'attore - e quando l'ho richiamato sapete cosa mi sono sentito rispondere? Che se non fosse prima arrivata una volante loro non sarebbero venuti nel luogo dell'aggressione: ossia il quartiere della Vucciria dove abito! Mi chiedo: quale sicurezza c'è per chi ci abita o per chi ci passa semplicemente di notte se una volante impiega 35 minuti all'incirca per arrivare e l'ambulanza non arriva mai o si rifiuta di entrarci se non accompagnata da una macchina delle forze dell'ordine? Bisognerebbe aumentare i controlli, di notte soprattutto, fare qualcosa per rendere sicuro il quartiere ripulendolo di tutte le attività illegali che alimentano e facilitano aggressioni o comportamenti delinquenziali”.

“Ma io ci potevo lasciare le penne – prosegue l’attore - e nessuno sarebbe intervenuto in mio aiuto, nonostante le urla, nonostante la presenza di tanta gente di passaggio o che semplicemente ci abita. Non basta mettere aiuole, recinti, e isole pedonali, se poi all'interno questo quartiere, di notte soprattutto, continua ad essere, ricettacolo di malavita, una polveriera delinquenziale che esplode in episodi violenti e senza alcun controllo”.

ORLANDO - "A nome mio e dell'intera Amministrazione comunale, esprimo solidarietà a Paolo Mannina, vittima di un'ignobile aggressione che noi condanniamo con fermezza. In queste ore ho avuto contatti con la Questura, avendo avuto conferma e assicurazione di un rafforzamento della presenza e del controllo da parte delle forze dell'ordine".