I talebani rivendicano il sequestro del palermitano rapito in Pakistan
Secondo un capo-guerrigliero Giovanni Lo Porto, rapito un mese fa a Multan sarebbe, trattenuto "lungo il confine con l'Afghanistan" ma "in buone condizioni di salute"
Il cooperante palermitano Giovanni Lo Porto, rapito in Pakistan il mese scorso insieme con un collega tedesco, sarebbe in mano ai talebani. "I due operatori umanitari sequestrati a Multan quasi un mese fa sono nelle nostre mani, vicino alla frontiera con l'Afghanistan", ha affermato un capo guerrigliero all'agenzia di stampa Reuters. "Sono entrambi in buona salute. Per il momento non abbiamo presentato richieste", ha detto. Lo Porto, 38 anni, lavora per l'Ong tedesca 'Welt Hunger Hilfe'.