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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Palazzo Reale-Monte di pietà

Volontari “paganti” per lavorare con l’Unesco: scoppia la polemica

È bufera sui social network dopo la pubblicazione del bando rivolto ad under 30 per un progetto turistico. I partecipanti dovranno pagare un contributo di 500 euro "a parziale copertura dell'attività formativa"

Volontari “paganti” per collaborare con l’Unesco. Non è piaciuto a molti il bando pubblicato dalla Fondazione Unesco Sicilia per la promozione turistica del sito “Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale”.

L’iniziativa rientra nella campagna “World Heritage Volunteers 2017” e prevede dei servizi di accoglienza presso i “visitor center” di Palermo e Cefalù, traduzioni in diverse lingue di materiali promozionali, la creazione di una guida sulle “buone pratiche” del turismo ed anche la realizzazione di un video.

Tutti ingredienti perfettamente in linea con il risveglio culturale e turistico che sta vivendo in quest’ultimo periodo la città. Ma c’è un particolare che ha fatto storcere il naso a molti: per la “collaborazione” non solo non è previsto alcun compenso, ma i candidati, se vorranno partecipare, dovranno sborsare 500 euro a testa, “a parziale copertura delle spese che verranno sostenute per realizzare l’attività formativa”, spiegano gli organizzatori.

Il gruppo di “volontari” – si legge nel bando pubblicato anche sul sito istituzionale del Comune di Palermo – dovrà essere idealmente composto da una predominanza di partecipanti internazionali, dai 18 ai 30 anni, con un massimo di due per ciascun paese, e non potrà superare le 35 persone. C’è tempo fino al 20 maggio e potranno prendere parte al progetto studenti universitari, post-universitari o professionisti. Il progetto prenderà il via il 17 luglio per concludersi il 2 agosto, con un impegno quotidiano di 6 ore e mezza. 

Alla pubblicazione del bando sono seguite, puntuali, le polemiche sui social network. “A me pare offensivo un bando per ‘volontari’, che debbano pure pagare. Scusate, ma questa mentalità per cui l'esperto di beni Culturali lavora gratis, è davvero il peggior contributo che si possa dare”, scrive sulla fanpage Facebook del sito “Palermo arabo-normanna” un utente. “Quindi io dovrei fare il volontario full-time, svolgere un certo tipo di mansioni, e in più devo darvi 500 euro? Piuttosto me ne vado in vacanza ai Caraibi”, gli fa eco un altro.

Alle polemiche, rispondono i responsabili della fanpage chiarendo che “l’iniziativa si svolge secondo un format stabilito a livello internazionale dall’Unesco ed è a numero chiuso. Dura 15 giorni e comprende vitto, alloggio, spostamenti, tutor e quattro docenti per la parte formativa. La quota di partecipazione è a parziale copertura delle spese che verranno sostenute per realizzare l’attività formativa”. Una risposta che, però, non convince molti dei commentatori: “È un bando mortificante per tutti professionisti”.

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