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Cronaca

Batteria della carrozzina al litio, Volotea: "Può prendere fuoco, rispettate le procedure"

Il caso del disabile che non è stato fatto salire a bordo del Palermo-Ancona. La replica della compagnia: "Sono incluse nella lista degli oggetti pericolosi. Ci scusiamo con il passeggero e gli sarà rimborsato il prezzo del biglietto"

Un passeggero disabile doveva prendere un aereo Volotea da Palermo per Ancona ma è stato lasciato a terra per motivi di sicurezza. "Trasportava una batteria da 500 volt parte integrante della sua sedia a rotelle - spiega la compagnia - e le batterie al litio non devono superare i 300wh". 

Volotea e altre compagnie aeree, così come da regolamento Iata e dell’Autorità dell’aviazione civile, dunque non ammettono a bordo batteria che superano questa soglia: "Sono incluse nella lista degli oggetti pericolosi. La sicurezza è la priorità principale di Volotea. Speciali precauzioni vengono richieste in merito al trasporto di batterie e di batterie al litio. Il maggior rischio è che possano prendere fuoco, in seguito a impatti, difetti di fabbricazione o a un forte aumento della temperatura. Per questo motivo, le batterie al litio ad alto voltaggio non possono essere trasportate né nella cabina né nella stiva degli aeromobili". 

"Lo staff dell’aeroporto di Palermo - continua Volotea - ha spiegato al passeggero che le batterie al litio sono considerate merci pericolose, incluse nella lista di oggetti che appaiono innocui nell’utilizzo quotidiano, ma possono rappresentare un pericolo se trasportati a bordo di un aereo. Il passeggero è stato aiutato a trovare un luogo dove poter depositare le batterie presso l’aeroporto ma, una volta tornato al check-in, l’imbarco era chiuso. Volotea si scusa per i disagi causati al passeggero e lo contatterà personalmente per offrirgli il rimborso del biglietto aereo e una precisa spiegazione di quanto accaduto, poiché la soddisfazione dei passeggeri resta uno degli obiettivi principali della compagnia, insieme a un esperienza a bordo confortevola e sicura".

Il passeggero disabile, all'andata si è presentato al check in dell'aeroporto di Ancona dove non sono emersi problemi, tanto che la carrozzina è stata fatta imbarcare. I problemi sono spuntati al ritorno, all'aeroporto di Palermo, dove, spiega l'Unione consumatori Marche, la stessa compagnia aerea del volo di andata stavolta nega l'imbarco della batteria. L'uomo è stato quindi costretto a dormito in aeroporto. Una volta a casa si è rivolto agli avvocati Corrado Canafoglia ed Elisa Pellegrini dell'Unione nazionale consumatori (Unc) Marche che hanno denunciato l'accaduto e inviato un reclamo alla compagnia aerea. 

"In quanto non chiaramente indicato sul dispositivo, il voltaggio delle batterie al litio trasportati dal passeggero - conclude la compagnia - non è stato immediatamente riconosciuto in uno dei due voli da lui prenotati. Volotea sta investigando sull’accaduto al fine di migliorare questo tipo di procedura. Verranno, inoltre, riesaminate le informazioni sulle condizioni di trasporto di questo tipo di oggetti, così da raccogliere tutte le informazioni necessarie".


 

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