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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Caro voli, mille euro per un Palermo-Roma e 885 euro per un Roma-New York: "E' scandaloso"

Su Facebook il post dell'ex sindaco di Catania, Enzo Bianco, che mette a confronto i prezzi della tratta nazionale per raggiungere la Sicilia dalla capitale con quelli della tratta internazionale

Mille euro per un volo di andata-ritorno Palermo-Roma e 885 euro, nello stesso giorno, per un'andata e ritorno Roma-New York. Sulla scia della polemica per il caro voli dalla Sicilia, oggi è l'ex sindaco di Catania Enzo Bianco a postare su Facebook le due foto della schermata della compagnia aerea Ita che evidenziano la sproporzione dei costi dei biglietti aerei per raggiungere l'isola.

"Semplicemente scandaloso - scrive Bianco nel suo post - Guardate attentamente. Stessi giorni, stessa compagnia. Biglietto andata e ritorno Palermo-Roma: 1005 euro. Biglietto andata e ritorno Roma-New York: 885 euro. Senza parole! E non parliamo dei voli per Catania. Bisogna unire tutte le forze ed impedire questo sconcio".

Schifani e la richiesta all'Antitrust

Sul caso è tornato anche il presidente della Regione, Renato Schifani, in un'intervista al Tg4: "È un fatto scandaloso, esiste un 'cartello' tra le due compagnie Ita, a capitale pubblico, e Ryanair, che servono la Sicilia, un monopolio a due in forza del quale i prezzi sono schizzati. Lunedì, e non siamo ancora a Natale, chi parte dalla Sicilia, Palermo o Catania, per Roma andata e ritorno spende oltre mille euro, mentre chi parte da Roma per Milano ne paga circa 200. Una situazione di mercato anomala che abbiamo denunciato, per questa ragione ci stiamo rivolgendo all’Antitrust".

Proprio ieri pomeriggio la giunta regionale ha deliberato all'unanimità la proposta del presidente Schifani di dare incarico immediatamente a una struttura legale specializzata in ricorsi all'Antitrust perché si possa valutare l'opportunità e rivolgersi subito all’Autorità che vigila sulla concorrenza. 

"All’Antitrust denunciamo il “cartello” posto in essere nei fatti da Ita e Ryanair che decidono quali devono essere i prezzi – ha spiegato Schifani – perché in sostanza hanno deciso un patto di non concorrenza tra di loro. È facile farlo. Quella di Ita, ribadisco società a capitale pubblico, è una strategia sbagliata che va in controtendenza nel momento in cui aumenta, soprattutto in questo periodo, la richiesta dei passeggeri mentre diminuiscono i voli disponibili. Di tutto questo - ha proseguito Schifani - ne risentono il turismo, i nostri giovani e il sistema Sicilia in generale".

Il pressing del ministro Urso

Intanto continua il pressing su Ita anche da parte del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso per migliorare il servizio per Sicilia e Sardegna e per far fronte al caro voli. Il ministro, secondo quanto riferiscono fonti del ministero, ha giudicato positivamente l’incremento dei voli della compagna di bandiera ma, sottolineano le stesse fonti, si tratta di un primo riscontro ancora insufficiente.

Lagalla: "Bene Schifani e Urso"

"Esprimo apprezzamento e sostegno nei confronti del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e della sua giunta per aver intrapreso le azioni necessarie per vigilare sulla concorrenza dei voli per la Sicilia e per mettere un freno agli altissimi prezzi dei biglietti aerei", ha detto il sindaco di Palermo Roberto Lagalla intervenendo nel dibattito sul caro voli per e da la Sicilia. 

"Plaudo anche al richiamo alla compagnia Ita da parte del governo che col ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha sollecitato a un maggiore impegno per calmierare i prezzi - aggiunge -. Penso agli ultimi dati di Enit che vedono Palermo sul podio delle prenotazioni in questo periodo di festività di fine anno e penso soprattutto a quei palermitani che devono spostarsi in aereo per ragioni di lavoro o che vogliono tornare nel capoluogo per trascorrere le feste insieme ai propri cari. Servono azioni forti per tutelare i siciliani e il turismo verso la Sicilia e l’impegno del Comune di Palermo, attraverso la nuova governance della Gesap, sarà quello di mettere in campo interventi di revisione del modello gestionale pubblico, puntando al potenziamento e alla crescita dell’aeroporto Falcone e Borsellino".

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