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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Tribunali-Castellammare / Via Lincoln

"O fai sesso con me o pubblico le foto dove sei nuda", arrestato

In manette è finito un giovane di 21 anni con l'accusa di tentata estorsione e tentata violenza sessuale. La vittima lo aveva "conosciuto" in un social network di incontri e si era mostrata senza veli in webcam. Da lì le minacce, poi la denuncia e la "trappola" scattata a Villa Giulia

Un gioco sessuale iniziato sul web e spintosi troppo oltre. Con l'accusa di tentata estorsione e tentata violenza sessuale i carabinieri hanno arrestato un giovane di 21 anni incensurato. L'operazione è scattata dopo la denuncia di una ragazza, che si è presentata in caserma per denunciare il ricatto sessuale di cui era rimasta vittima. Ai militari la giovane ha raccontato di aver conosciuto tramite un social network di incontri un giovane palermitano, con il quale per circa due mesi ha avuto conversazioni amichevoli divenute, con il passare del tempo, sempre più intime.

Nel ricostruire la vicenda, ha precisato di non aver mai incontrato di persona il suo interlocutore virtuale, ma di aver instaurato un costante rapporto telefonico, scambiandosi foto fino a quando il ventunenne non le ha proposto di iniziare a riprendersi con la "webcam" in atteggiamenti intimi, mostrando anche i volti. Un gioco purtroppo rivelatosi una trappola non appena la vittima ha deciso di interromperlo.

Il ragazzo, infatti, da quel momento ha iniziato a minacciarla di pubblicare in rete i video che la ritraevano in intimità se non avesse acconsentito a incontrarlo per consumare un rapporto sessuale. Per dare forza al proprio ricatto, le ha inviato decine di messaggi minacciosi. Così la giovane vittima ha trovato il coraggio di denunciare quanto le stava accadendo, collaborando con i militari per porre fine a quello che era diventato un vero e proprio incubo.

I due si sono così incontrati nei giardini di Villa Giulia, solo che insieme alla ragazza all'appuntamento si sono presentati anche carabinieri in borghese. Organizzato un servizio in abiti civili, i militari hanno simulato di essere vere e proprie famiglie, con tanto di carrozzina, occasionalmente a passeggio nel parco di via Lincoln.

Il giovane pensando che la sua vittima fosse sola, l'ha trascinata vicino ad una fontana lontano da sguardi indiscreti e lì mostrando lo smartphone, ha rinnovato il suo squallido ricatto sessuale. Ma ha potuto solo tentare di passare dalle parole ai fatti perché i carabinieri, che avevano assistito all'intera scena, sono prontamente intervenuti arrestandolo. Subito perquisito, nella memoria del suo telefono cellulare i militari hanno trovato i filmati oggetto di denuncia. L'arrestato, su disposizione della competente Autorità Giudiziaria è stato trasferito alla casa circondariale Ucciardone.

"La vicenda accaduta - si legge nella nota dei carabinieri - dimostra le insidie e i rischi che possono scaturire da un uso poco accorto dei social network che, da una parte, offrono l’opportunità di trovare e conoscere nuovi amici, ma dall’altra possono costituire luoghi virtuali di adescamento da parte di malintenzionati. La situazione richiede alcuni consigli che l’Arma invita a seguire. Navigando sul web bisogna avere la consapevolezza che i social network sono delle piattaforme virtuali dove le informazioni pubblicate (siano esse foto, video o dati) possono uscire dal nostro controllo e dalla nostra esclusiva disponibilità. L’anonimato e la difficile tracciabilità di chi comunica tramite chat e social network deve indurre i frequentatori del web ad evitare di condividere dati personali (indirizzo di casa, dell’ufficio, numeri di conto corrente bancario/postale, utenze telefoniche e altro). Occorre segnalare all’Arma - conclude la nota - e alle altre forze di polizia ogni atteggiamento strano e sospetto degli interlocutori virtuali.

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