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Cronaca

Studentessa tedesca violentata, l'indagato: "Sono passato da lì e l'ho vista, ma non l'ho stuprata"

Gaetano La Mantia, 22 anni, ha risposto alle domande del gip durante l'interrogatorio. Nega fermamente di aver abusato della ragazza la notte del 29 luglio in via Polara. Ammette - è stato ripreso dalle telecamere del palazzo di giustizia - che era in quella zona quella sera. Si attende l'esito degli accertamenti biologici

Sarebbe stato ripreso nitidamente dalle telecamere del palazzo di giustizia, non lontano da via Polara, nel punto in cui sarebbe stata violentata una ragazza tedesca, in città nell'ambito del progetto "Erasmus", la notte dello scorso 29 luglio. Eppure Gaetano La Mantia, 22 anni, con precedenti per spaccio, arrestato lunedì, nega fermamente di essere l'autore dello stupro. I due, peraltro, non si conoscono e non si erano mai visti prima di quella sera.

Oggi, assistito dall'avvocato Salvatore Gambino, il giovane ha deciso di rispondere alle domande del gip Marco Gaeta e ha respinto tutte le accuse. Non nega di essere passato da lì quella sera e neppure di aver notato la studentessa di 25 anni, esattamente come mostrano i video rirpesi dalle telecamere di sorveglianza. L'indagato aggiunge pure di aver camminato per un breve tratto con la ragazza, ma poi le loro strade si sarebbero divise. Lui sarebbe andato a casa della compagna e la straniera avrebbe proseguito per via Polara.

Non c'è un video che abbia ripreso l'aggressione e al momento non ci sarebbe neanche l'esito degli accertamenti biologici sulla vittima che possano confermare il contatto con La Mantia.

La ragazza ha raccontato di essere stata aggredita alle spalle, strattonata, sbattuta più volte con la testa a terra e poi abusata. Ha urlato e ad un certo punto chi l'ha violentata si è alzato ed è scappato. Lei ha continuato a gridare, tanto da richiamare l'attenzione di una residente, che ha poi chiamato i soccorsi.

La giovane ha spiegato di aver trascorso la serata con degli amici e che, prima di rientrare a casa, alle 3.50, ha deciso di andare verso piazza Politeama dove c'è un'area wifi aperta. L'intenzione sarebbe stata quella di inviare alcune mail all'università. Ma non ci è arrivata perché qualcuno  - Gaetano La Mantia, come sostiene il sostituto procuratore Daniela Randolo - glielo ha impedito. I medici del Civico e del Policlinico hanno poi certificato i segni di violenza sessuale.

La ragazza tedesca ha fornito una descrizione del suo aggressore come un uomo sulla trentina, con una maglietta nera e un pantaloncino nero. La difesa rimarca che La Mantia ha 22 anni e ne dimostrerebbe pure di meno, che sulla maglietta c'era il marchio "Levi's" (visibile anche nei video ripresi dalle telecamere) e sul pantaloncino quello di Armani. Che la vittima non ha tuttavia indicato.

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