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Cronaca Zisa / Via Polara

Studentessa tedesca stuprata in via Polara, resta in cella l'indagato: chiesto l'incidente probatorio

La Procura vuole cristallizzare la testimonianza della giovane, abusata la notte del 29 luglio mentre stava andando verso il Politeama. Gaetano La Mantia, arrestato per la violenza sessuale, non ha al momento presentato ricorso al Riesame e respinge le accuse. Si attende ancora l'esito del test del dna

La Procura chiede l'incidente probatorio per cristallizzare le dichiarazioni della giovane tedesca, in Erasmus a Palermo fino al prossimo mese, che è stata stuprata la notte del 29 luglio in via Polara, non lontano dal palazzo di giustizia. Per la violenza sessuale è finito in carcere Gaetano La Mantia, 22 anni, ripreso proprio dalle telecamere di sorveglianza del tribunale, che tuttavia - durante l'interrogatorio di garanzia - ha respinto le accuse.

Al momento l'avvocato Salvatore Gambino, che assiste l'indagato, non ha presentato ricorso al tribunale del Riesame, quindi il giovane resta in carcere. Non sarebbero ancora stati forniti, peraltro, gli esiti degli accertamenti biologici che sarebbero la prova regina per incastrare eventualmente La Mantia.

Se il gip accoglierà la richiesta del sostituto procuratore Daniela Randolo, la studentessa straniera sarà sentita in modo protetto. All'incidente probatorio parteciperà anche l'indagato e potrebbe essere un'ulteriore occasione per la vittima di riconoscere con certezza il suo presunto aggressore.

La giovane aveva raccontato di essere stata aggredita alle spalle mentre dal palazzo di giustizia andava verso il Politeama dove, intorno alle 3.50, avrebbe voluto approfittare della connessione gratuita al wifi per mandare alcune mail all'università. Il suo aggressore le avrebbe sbattuto più volte la testa a terra e poi ne avrebbe abusato. Lei avrebbe urlato, cercato di respingerlo, finché effettivamente lo stupratore si era allontanato. Era stata una residente a chiamare i soccorsi e i segni della violenza sessuale erano stati certificati dai medici del Civico e dal Policlinico.

Dopo diversi giorni la squadra mobile aveva arrestato La Mantia, che la vittima avrebbe riconosciuto. L'indagato, però, ha spiegato che quella notte era passato realmente da lì e si sarebbe anche accorto della studentessa tedesca, ma l'avrebbe superata e avrebbe proseguito per la sua strada. Nessuna telecamera ha ripreso lo stupro. Ecco perché diventa fondamentale il test del dna disposto su alcune tracce biologiche lasciate dall'aggressore sulla vittima.

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