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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Libertà / Via Emanuele Notarbartolo

"Molestava e perseguitava modelle e promoter", la Cassazione annulla con rinvio l'arresto

Salvatore Luca Longo si trova ai domiciliari dal 18 dicembre dopo la denuncia di una ventina di ragazze che avrebbero lavorato per la sua azienda, la "Umilty Modelsharing Organization". Per i giudici la misura cautelare deve essere nuovamente vagliata dal Riesame

E' accusato di aver molestato e perseguitato diverse ragazze, anche minorenni, che si sarebbero rivolte alla sua azienda di via Notarbartolo, la "Umilty Modelsharing Organization", per fare le promoter o le modelle, ma per la Cassazione la misura cautelare inflitta a Salvatore Luca Longo, cioè gli arresti domiciliari, merita un nuovo vaglio. La Suprema Corte, accogliendo il ricorso degli avvocati Marco Passalacqua e Camillo Traina, ha infatti disposto l'annullamento con rinvio ad un altro collegio del tribunale del Riesame dell'ordinanza.

L'indagato, 36 anni, era stato arrestato il 18 dicembre con le accuse di violenza sessuale, stalking, minacce, molestie e lesioni, su richiesta del procuratore aggiunto Annamaria Picozzi e dei sostituti Giorgia Righi, Maria Rosaria Perricone, Giulia Amodeo e Ludovica D'Alessio, in seguito alle denunce di una ventina di presunte vittime.

Secondo la ricostruzione della Procura, quando le giovani si sarebbero rifiutate di proseguire il lavoro con Longo o avrebbero respinto le sue presunte molestie, questi avrebbe iniziato a minacciarle e perseguitarle con decine e decine di messaggi, inviati a volte anche ai loro genitori.

L'indagato durante l'interrogatorio di garanzia aveva negato categoricamente di aver abusato sessualmente delle ragazze che lavoravano per la sua azienda, ammettendo invece di aver "un po' esagerato" con messaggi e telefonate perché "era un periodo difficile", in cui sarebbe stato "esasperato" dalle difficoltà lavorative.
 

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