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Cronaca

Case "rifugio" e assistenza specifica: riattivati i servizi per le donne vittime di violenza

Attraverso un sistema integrato d’intervento interconnesso con la Rete antiviolenza, lo scopo è quello di aiutare le vittime a ricostruirsi una vita

Due case rifugio, un centro antiviolenza e un numero di telefono dedicato. Sono alcuni dei servizi messi in campo, in città, per le donne vittime di abusi e vessazioni. E' ripreso infatti il progetto “Un sistema di intervento per prevenire e contrastare la violenza verso le donne", finanziato con i fondi del piano di zona ai sensi della legge 328/2000 e portato avanti dall'associazione Le Onde con Buon Pastore Onlus. L’intervento mira a garantire, attraverso un sistema integrato d’intervento interconnesso con la Rete antiviolenza della città di Palermo, un percorso per le donne vittime di violenza, italiane e straniere, sole o con figli che vada dal primo contatto alla compiuta definizione della fuoriuscita dalla violenza, anche attraverso l’ospitalità in case rifugio a indirizzo segreto.

I SERVIZI A DISPOSIZIONE - Dal 2 gennaio 2017 è attivo il Centro antiviolenza di via XX settembre 57. E' aperto il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 13.30; il martedì e giovedì dalle 15.30 alle 19.30. La seconda sede si aprirà nel mese di marzo. I servizi sono gestiti da personale femminile adeguatamente formato e con esperienza nella strutturazione di "percorsi individuali di accoglienza" per donne vittime di violenza (esperte in counseling di crisi e interventi sul trauma), integrati da una serie di prestazioni a consulenza sia interne al Centro che esterne.

Dal 23 gennaio è attivo - 10 ore al giorno dal lunedì al sabato (9 – 19) - un "Servizio di Accoglienza Telefonica"(S.A.T.) al numero 091.327973. Risponde personale femminile, che garantisce l’anonimato e il rispetto della normativa sulla privacy e fornisce una prima risposta informativa, con particolare riguardo alla messa in sicurezza della donna. Si tratta del primo contatto per le donne e per operatori. Sul piano metodologico opera attraverso l’elaborazione di una risposta progettuale integrata, partendo da una prima analisi situazionale, biografica e di contesto della situazione di violenza prospettata, individuando obiettivi in priorità e in relazione alla valutazione del rischio in atto.

Attive anche 2 Case rifugio per donne vittime di violenza con o senza figli. Beneficiarie: Donne native e migranti, sole e/o con figli con meno di 14 anni di età (con particolare attenzione alle prime) vittime di una qualsiasi tipologia di violenza domestica o verso le donne (secondo Convenzione di Istanbul), residenti nel DSS42, previa valutazione del rischio che permetta l’ospitalità a chi necessità di protezione e di un luogo ad indirizzo segreto per la costruzione di un nuovo progetto di vita per sé e per i propri figli.  Sono disponibil complessivamente 24 posti – 8 nuclei, di cui 14 (5 nuclei) per la prima casa rifugio (emergenza) e 10 per la seconda (3 nuclei, secondo livello). Per le situazioni di emergenza / urgenza. Gli ingressi in struttura avverranno a opera di forze dell’ordine, pronto soccorso ospedalieri, servizi sociali e/o socio sanitari presenti nella rete e del distretto, centro antiviolenza e servizio di accoglienza telefonica.

Si potrà contattare la Casa di emergenza ventiquattro ore su ventiquattro attraverso il servizio di accoglienza telefonica. La permanenza presso le strutture sarà valutata singolarmente per un periodo variabile in funzione della situazione di emergenza, mentre è prevista di sei mesi/un anno per la permanenza di secondo livello.
Il progetto prevede anche iniziative e attività per la promozione del servizio nell’intero territorio del distretto socio sanitario 42, il cui capofila è la città di Palermo; il  coinvolgimento e l’interazione con la Rete cittadina antiviolenza e la mappatura delle risorse presenti nel territorio del distretto 42.

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