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Cronaca Politeama / Piazza San Francesco di Paola

Piazza San Francesco di Paola, le 14 panchine si tingono di rosso contro la violenza sulle donne

In vista del 25 novembre ognuna sarà dedicata ad una vittima, tra cui anche Antonietta Giarrusso, la titolare del negozio di parrucche di via Dante, accoltellata nel 2012 da un assassino mai individuato. L'iniziativa è della coop sociale Al Revés e della scuola Danilo Dolci, con la collaborazione anche dell'enoteca Butticè

Quattordici panchine rosse, ognuna dedicata a una donna uccisa dalla violenza di un uomo, in piazza San Francesco di Paola. E' questa l'idea della cooperativa sociale Al Revés, nell'ambito del progetto "Sprint", realizzato con gli studenti della scuola Danilo Dolci di Brancaccio. L'iniziativa prenderà forma nei prossimi giorni e dovrebbe culminare con una cerimonia il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

Una delle pianchine sarà intitolata ad Antonietta "Ninni" Giarrusso, la titolare del negozio di parrucche di via Dante che fu uccisa con 27 coltellate proprio nella sua attività il 30 aprile del 2012. Una donna vittima di una violenza atroce (le fu anche conficcato un paio di forbici in gola) e che ad oggi, ad oltre 9 anni dal delitto, non ha avuto giustizia: il killer, anche se gli investigatori ne hanno enucleato il dna, è rimasto infatti senza volto e senza nome. La nipote, Daniela Carlino, si batte da anni per arrivare alla verità ed ha accolto con grande entusiasmo la proposta della coop sociale.

Come spiega Roberta Autolitano, una delle socie, in questi giorni si stanno prendendo contatti coi famigliari di diverse vittime, ma l'idea - al di là dei nomi che saranno scritti su ognuna delle panchine della piazza - è di ricordare tutte le donne uccise dalla violenza di genere. "Con i ragazzi della Danila Dolci - dice Autolitano - abbiamo affrontato l'argomento con una serie di incontri ed è quindi anche un'occasione per sensibilizzarli su un tema così importante".

Un passaggio fondamentale quello di coinvolgere la scuola e soprattutto i più giovani perché contro la violenza di genere, oltre alle condanne in sede penale, serve senz'altro un'educazione diversa: maltrattamenti, abusi, botte e omicidi sono troppo spesso i freni che gli uomini tentano di mettere all'emancipazione femminile, legati anche ad una concezione dell'altro come un oggetto da possedere e non come una persona da amare e a cui consentire di realizzarsi liberamente.

I dettagli dell'iniziativa sono in fase di definizione, ma un contributo importante sta arrivando anche dalla "Pemiata Enoteca Butticè", che si trova proprio accanto alla piazza e che ha da sempre una vocazione etica e sociale, tanto che ha "adottato" il giardino pubblico dove si trovano le panchine, cercando di salvarlo dal degrado a cui da anni è relegato, anche con una convenzione con il Comune. 

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