Manifesti e flash mob: Palermo si colora di fucsia per dire "no" alla violenza sulle donne
Il collettivo "Non una di meno" fa sentire la sua voce nonostante la pandemia in corso e l'impossibilità di organizzare manifestazioni: "La violenza di genere non è solo fisica e i femminicidi sono la punta di un iceberg fatto di oppressione"
Drappi fucsia che colorano i balconi, flashmob e manifesti per ricordare che "la violenza di genere non è solo fisica" e che "i femminicidi sono la punta di un iceberg fatto di oppressione".
Il collettivo "Non una di meno" Palermo fa sentire la sua voce nonostante la pandemia in corso e l'impossibilità di organizzare manifestazioni. "In occasione del 25 novembre, giornata che ci ha sempre viste invadere le strade, abbiamo voluto ricordare a tutti che la violenza di genere non è solo fisica, che i femminicidi sono la punta di un iceberg fatto di oppressione - si legge in una nota - La violenza maschile comincia nel privato delle case e pervade ogni ambito della società, così da diventare un vero e proprio strumento politico di dominio che produce solitudine, disuguaglianze e sfruttamento. Tale condizione, abbiamo toccato con mano, è ulteriormente aggravata dal lockdown e dalla fase pandemica in generale. Insomma, anche quest'anno, in cui la pandemia non ci permette di scendere in piazza, non smettiamo di essere la marea femminista che leva il suo grido globale contro la violenza maschile sulle donne".
Stamattina la città si è svegliata coperta di manifesti in cui è possibile leggere le diverse forme con cui, secondo il collettivo, viene perpetrata la violenza di genere "come la Tampon tax, l'obiezione di coscienza nei consultori, l'uso da parte del mainstream di linguaggio sessista, la pratica del revenge porn. Nella prima parte della giornata inoltre un particolare flashmob colorerà di fucsia Palermo, con drappi colorati esposti ai balconi. La settimana di iniziative si chiuderà sabato 28 novembre con un presidio, alle 18, sotto il consolato polacco "per ribadire il diritto all'aborto libero e sicuro".
"Un momento di solidarietà - spiega il Nudm Palermo - da parte delle donne siciliane nei confronti delle donne polacche soggette a numerose restrizioni alla possibilità di abortire imposte dal governo ma anche di rivendicazione di un diritto che nei fatti è negato anche nella nostra Regione in cui l'obiezione di coscienza si attesta intorno all'87%".