Addio a Vincenzo Mineo, lavorò con Falcone e curò la sicurezza durante il Maxiprocesso
Avrebbe compiuto 70 anni a novembre, è stato stroncato da un infarto all'alba. Ormai in pensione stava lavorando alle celebrazioni per l'anniversario della strage di Capaci. La notizia ha sconvolto il palazzo di giustizia, tanti i messaggi di cordoglio per quello che per tanti era un amico, buono e discreto
Stava lavorando alle celebrazioni per l'anniversario della strage di Capaci, lui che quegli anni bui di Palermo li aveva vissuti sulla sua pelle e con un ruolo cruciale durante il Maxiprocesso, a capo della sicurezza nell'aula bunker dell'Ucciardone, dove per la prima volta Cosa nostra venne sconfitta sotto una raffica di condanne. Se n'è andato all'alba e all'improvviso, Vincenzo Mineo, stroncato da un infarto. Avrebbe compiuto 70 anni a novembre.
Una notizia triste e improvvisa che ha sconvolto anche il palazzo di giustizia, dov'era facile incontrarlo. L'aria buona e serena, sempre disponibile al confronto e a raccontare qualche retroscena del periodo trascorso accanto ai magistrati in prima linea nella lotta alla mafia, in particolare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
"Poche persone sapevano comunicarti qualcosa come Vincenzo Mineo - scrive il giudice Mario Conte sul suo profilo Facebook - la sua aria serena, ma consapevole era per noi un rifugio sicuro per ogni problema. Perché lui sapeva sempre come risolvere le questioni più intricate, memore di un'esperienza meravigliosa e formativa come quella al fianco di Giovanni Falcone nel Maxiprocesso. Ed è proprio questo che, nello strazio di una notizia che non avrei voluto sapere, mi conforta. Sapere che quest'anno il 23 maggio lo trascorrerà con una persona di cui era veramente amico, nonché collaboratore fidato. Grazie Enzo, per la tua amicizia ed i tuoi insegnamenti e salutaci Giovanni Falcone".
Breve e intenso il post di Giovanni Paparcuri, scampato alla strage in cui perse la vita il giudice Rocco Chinnici e memoria viva, che a ogni passo racconta il valore di quel sacrificio: "Vincenzo Mineo, adesso mi proteggerai anche tu da lassù. Ciao".
"Fortunato ad incontrarti ieri, ci siamo salutati. Mi mancherai amico mio", scrive l'avvocato Michele Calantropo. Ed era davvero amico di tanti, Vincenzo, che con la sua mitezza e il suo sorriso sapeva tracciare sempre una speranza all'orizzonte. Un uomo coraggioso e discreto a cui questa città (e non solo) deve tanto, un uomo che conosceva la strada per le stelle e che brillerà certamente in tutto ciò che ha saputo seminare.
"Una persona e un dirigente pubblico di grande equilibrio e spirito di servizio che lascia una testimonianza indimenticabile e un grande dolore a chi lo ha conosciuto e apprezzato. Indimenticabili il tempo e la responsabilità condivisi in pochi mesi nel 1985 nell'impresa di realizzare, come mio primo grande impegno di sindaco appena eletto, l'aula bunker dell'Ucciardone in tempo utile per l’inizio del Maxiprocesso il 10 febbraio1986", così il sindaco Leoluca Orlando ha commentato in serata la morte di Vincenzo Mineo.
I funerali si terranno mercoledì mattina nella chiesa di San Francesco da Paola.