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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Via Vincenzo Madonia

Bimbo cade inseguendo un pallone Tragedia al Villaggio: morto a 10 anni

Dario Rizzo avrebbe cercato di scavalcare la recinzione per recuperare la palla e sarebbe caduto sbattendo la testa sull'asfalto. Ma la tac ha escluso il trauma cranico. Si sospetta che abbia usato anabolizzanti o ingerito droghe

Tragedia di Pasqua al Villaggio Santa Rosalia. Un bambino di 10 anni che inseguiva il suo pallone è morto sbattendo la testa nel tentativo di scavalcare una recinzione. Inutile la corsa disperata in ospedale: il cuore di Dario Rizzo aveva smesso di battere.

I FATTI. Il tutto è successo venerdì sera – come racconta l’edizione odierna del Giornale di Sicilia – mentre Dario stava giocando a calcio con altri bimbi in via Vincenzo Madonia. Un colpo un po’ più forte e il pallone che finisce oltre la recinzione dove c’è lo scheletro di una palestra mai terminata. Secondo una prima ricostruzione Dario, che frequentava la quinta elementare, ha cercato di scavalcare il cancello ma è rimasto intrappolato tra gli spuntoni. Non potendo più muoversi, con i vestiti impigliati tra le sbarre, ha cercato di liberarsi. Fin quando non ha perso l’equilibrio ed è caduto: un volo di un paio di metri e l’impatto della testa sull’asfalto. Inutili i tentativi di rianimazione, Dario è morto poco prima delle 20 in ospedale.

L’INCHIESTA. Sulla dinamica però sono in corso le indagini dei carabinieri, che sentiranno al più presto tutti i testimoni. Ci si interrogherà anche sui motivi del decesso. Il trauma è dovuto alla caduta o a un malore? E poi, il piccolo poteva essere salvato o – come dicono i genitori – ci sono stati dei ritardi nelle cure? Il sospetto degli investigatori è che Dario abbia usato anabolizzanti o ingerito droghe. Ma non si esclude una malformazione cardiaca congenita. Intanto, persistono dubbi sulla dinamica della tragedia. La Tac ha escluso il trauma cranico, anche se sul luogo dell'incidente è stata trovata una macchia di sangue. La madre spiega che Dario da qualche tempo si allenava con molto impegno e aveva messo su un fisico possente, nonostante la tenera età. "Non capisco cosa sia accaduto - spiega la donna - i carabinieri mi hanno detto che cercavano anabolizzanti in casa, ma non hanno trovato niente. Sospettano che Dario abbia preso qualcosa in strada, ma mio figlio stava bene, era una forza".

PASQUA TRISTE. Intanto la notizia ha fatto il giro del quartiere. Dario, che aveva già il suo profilo su Facebook, è stato ricordato con decine di messaggi. Ma anche con dei fiori e delle lettere lasciate accanto alla pozza di sangue nella palestra abbandonata. Dario viveva al Villaggio con la madre, impiegata di una ditta di pulizia e i suoi due fratelli. Di certo il terribile dramma non farà passare una serena Pasqua a tutto il quartiere.
 

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