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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Mattarella battezza il ritorno di Villa Zito, Orlando: "Una scommessa per il futuro"

La storica dimora si trasforma in pinacoteca: "Uno splendido mosaico di splendide tessere dal Seicento a Renato Guttuso e Pippo Rizzo", ha detto il sindaco, che ha scritto un discorso di saluto al Capo dello Stato

C'è anche - e soprattutto - il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Villa Zito, dove stamani è stata inaugurata la pinacoteca della Fondazione Sicilia. Il Capo dello Stato al suo arrivo, intorno alle 10, si è fermato alcuni istanti per salutare due padri che lo attendevano insieme ai rispettivi figli. Mattarella è quindi entrato nell'edificio. "E' stata un'emozione fortissima incontrarlo - ha detto uno dei due papà -. Lo abbiamo ringraziato per quello che sta facendo".

Due ore dopo, in auto, ha lasciato il palazzo in via Libertà, che dista poche decine di metri dalla sua abitazione palermitana. Non prima però di avere scoperto una targa commemorativa che recita: "Costruita intorno alla prima metà del settecento nell'antica contrada delle 'terre rosse', rimaneggiata in stile neoclassico ai primi del novecento dall'ultimo proprietario, da cui prende il nome, villa Zito diviene nel 1926 sede del Banco di Sicilia. Nel 2005 viene acquistata dalla FondazioneSicilia, presieduta da Giovanni Puglisi, che ne dispone, nel 2013, la destinazione a spazio espositivo di opere d'arte. Restituita alla fruizione il 20 giugno 2015 alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella". Il Presidente della Repubblica è andato via salutato da alcune decine di cittadini che lo attendevano davanti alla villa, e ai quali ha risposto rivolgendo loro un cenno con la mano.

Nella storica dimora saranno adesso fruibili al pubblico le opere più rappresentative della collezione pittorica della Fondazione Sicilia, oltre agli esemplari di maggiore rilievo della raccolta di opere grafiche. Si tratta di pregevoli dipinti, realizzati dai primi del Seicento fino al Novecento, alcuni dei quali creati dai grandi maestri della storia dell'arte italiana. L'esposizione delle opere grafiche verte, invece, sul tema della cartografia.  Le collezioni dei dipinti e delle opere grafiche sono frutto del recupero dei beni artistici dell'antico Banco di Sicilia, distribuiti nelle filiali italiane ed estere dell'istituto creditizio. A questi ne sono stati aggiunti altri, provenienti dal patrimonio della ex Cassa di Risparmio Vittorio Emanuele per le Province Siciliane.

Ad accogliere il presidente della Repubblica questa mattina c'era anche il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, e il sindaco Leoluca Orlando, che per l'occasiona aveva preparato un discorso di saluto: "Signor Presidente, a me è dato il privilegio di rivolgerLe il saluto, a nome della Città di Palermo, che vive l'orgoglio e sente forte il richiamo alle proprie responsabilità per essere la sua città, la città del Presidente della Repubblica Italiana. La città di Palermo, grata per l'impegno della Fondazione Sicilia e del suo Presidente Giovanni Puglisi, vive oggi la riapertura di Villa Zito e la sua trasformazione in una grande Pinacoteca, splendido mosaico di splendide tessere dal seicento a Renato Guttuso e Pippo Rizzo. Si tratta di una conferma per il presente e una scommessa per il futuro. La città di Palermo ha conosciuto e conosce il significato di una riapertura, che è sempre ritorno al passato, conferma del presente, premessa per il futuro. Ogni riapertura è, infatti, rispetto della vita e rispetto del tempo di una comunità. Se, infine, mi è consentito, da questa cerimonia giunge un ulteriore monito: che le pur necessarie regole finanziarie non siano e non appaiano in contrasto con la vita, con i diritti e le speranze delle persone, dagli ultimi ai migranti, ai quali tutti noi dobbiamo fornire risposte coerenti ai loro diritti alla vita, al benessere, al futuro, e ai quali tutti Lei, Signor Presidente, ha sempre dedicato grande e autorevolissima attenzione. E' con queste parole di gratitudine, ammirazione, affetto, Signor Presidente, che Le rinnovo il saluto della Città di Palermo, di quella che è stata la sua città".

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