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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Mezzomonreale-Villa Tasca / Via Felice Emma

Palme, fontana e posto auto: domina il verde nella villa assegnata a 16 rom in zona Pagliarelli

Un immobile con due corpi e uno spazio comune. E' la struttura di via Felice Emma che in questi giorni il Comune ha deciso di assegnare a due delle undici famiglie sgomberate dal campo nomadi della Favorita, tra polemiche e occupazioni abusive

Alberi, palme, tanto verde. Ma anche una fontana e un posto auto. E' quello che c'è nella villa di via Felice Emma confiscata alla mafia, nella zona periferica dei Pagliarelli. Un immobile con due corpi e uno spazio comune. E' la "villa delle polemiche", quella che in questi giorni il Comune ha deciso di assegnare a due delle undici famiglie sgomberate dal campo nomadi della Favorita, sequestrato dalla magistratura. Nella cassetta delle lettere è segnato il nome dei vecchi proprietari Di Fresco-Cancemi.

La villa è stata occupata da sei famiglie senza casa, sostenute da un gruppo di residenti contrari all'arrivo dei rom. Davanti alla villa la protesta va avanti da tre giorni, nel pomeriggio l'assessore alle attività sociali, Giuseppe Mattina, ha spiegato ai manifestanti le ragioni della scelta dell'amministrazione ma la tensione con i residenti rimane alta.

Ieri pomeriggio l'assessore alla Cittadinanza solidale Giuseppe Mattina, accompagnato dal consigliere Pd Dario Chinnici, ha incontrato in via Felice Emma alcuni residenti e membri dei movimenti presenti (tra cui alcuni rappresentanti di Diventerà Bellissima, Audaces, Forza Nuova e consiglieri di circoscrizione del Pd). Mattina ha spiegato che all'interno delle abitazioni confiscate alla mafia, da mercoledì occupate da 6 famiglie con 18 bambini di cui 2 con disabilità, verranno ad abitare due famiglie rom in possesso di cittadinanza italiana.

E proseguono le polemiche. "Da oltre 20 anni - spiegano dalla segreteria cittadina Ania (Associazione Nazionale Inquilini e Assegnatari) -esiste la graduatoria per l’assegnazione alloggi formata da quei nuclei familiari che non possono accedere ad un’abitazione attraverso il libero mercato, ma che nel rispetto della legge hanno presentato regolare domanda, prodotto tutta la documentazione necessaria, affrontando anche dei costi e che attendono (invano?) senza alcuna pubblicità mediatica risposta dal Comune e dall’Iacp. Già da tempo l’Ania  ha denunciato la mancata attuazione della legge e lo scorrimento della graduatoria in questione. Ci rendiamo conto che la gestione della comunità Rom è un problema ma non possiamo permettere che questo problema, causato dalla mancanza ultradecennale di una politica vera della casa, ricada sui cittadini Palermitani più deboli e più abbandonati. Prima di assegnare gli alloggi a questa comunità, l’assessore competente e Orlando hanno chiesto loro una certificazione Isee?  Ormai da alcuni anni il sistema Isee è collegato con l’Inps e con l’Agenzia delle Entrate che a sua volta gestisce la banca dati ufficiale di tutti i conti correnti ed i depositi di banche e poste d’Italia; almeno in questo modo sapremo a chi stiamo regalando gli alloggi".

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