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Cronaca Resuttana-San Lorenzo / Viale Strasburgo

La lunga frenata, poi lo schianto: così Francesco è morto a 36 anni sull'asfalto di viale Strasburgo

Si trovava da solo sulla sua Kawasaki, poi lo scontro con una Mini Cooper. I passanti hanno provato a praticargli il massaggio cardiaco. Francesco Garofoli aveva aperto l’Hangar Rpw, nella zona del Velodromo, dove teneva lezioni di ginnastica funzionale. Lo strazio degli amici: "Aveva deciso di vendere la moto"

Alla fine di una frenata lunga almeno dieci metri ci sono i due mezzi coinvolti nell’incidente. A terra e coperto da un telo, accanto alla sua Kawasaki Ninja verde, c’è il cadavere di un 36enne. Si chiama Francesco Garofoli la vittima dell’incidente avvenuto ieri sera. E' morto sull’asfalto in viale Strasburgo: si trovava da solo in sella alla sua moto al momento dello scontro con una Mini Cooper grigia.

Il motociclista viaggiava verso via Aldisio mentre l’automobilista, che procedeva nella direzione opposta, stava svoltando per immettersi sulla parallela all'altezza di via Gran Bretagna. Le loro traiettorie si sono incrociate in un violentissimo impatto che non ha lasciato scampo al 36enne. Pochi minuti dopo, nonostante qualche passante avesse provato a soccorrerlo e praticargli il massaggio cardiaco in attesa dell'ambulanza, il suo cuore ha smesso di battere.

Uno strazio indescrivibile per i familiari e gli amici accorsi sul posto, tra il personale del 118 e gli agenti dell’Infortunistica della polizia municipale impegnati a ricostruire l’accaduto. Illeso ma sotto shock l’uomo che si trovava al volante della Mini Cooper, portato con un’ambulanza e a scopo precauzionale all’ospedale Cervello.

Incidente viale Strasburgo-5

Da tempo aveva Garofoli aperto l’Hangar Rpw, uno spazio per l’allenamento nella zona del Velodromo dove il 36enne seguiva e guidava gli iscritti tra lezioni di powerlifting, ginnastica funzionale e kettlebell. Una palestra che era diventata per lui una seconda casa. Stava rientrando a casa proprio da lì quando si è verificata la tragedia.

“Sei andato via cosi presto, con tante cose ancora da realizzare. Ti ricorderò come una persona meravigliosa, sempre disponibile e col sorriso, divertente...è stato un onore conoscerti”, scrive un’amica sui social. “Aveva deciso di vendere la moto, ne parlava qualche giorno fa. Era un ragazzo con la testa sulle spalle, umile e rispettoso delle regole”, scrive un’altra ragazza.

Resta al vaglio dell’autorità giudiziaria la posizione dell’automobilista. Una volta ricostruita la dinamica si dovranno valutare eventuali responsabilità per le quali procedere e aprire un fascicolo per omicidio stradale. La salma di Garofoli è stata portata in camera mortuaria in attesa di stabilire se procedere o meno con un’autopsia presso l’Istituto di medicina legale.

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